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19 Settembre 2025La profilassi con Nirsevimab, anticorpo monoclonale a lunga durata d’azione somministrato in dose unica, ha ridotto in modo significativo i ricoveri ospedalieri e gli accessi in pronto soccorso per bronchiolite da virus respiratorio sinciziale
La profilassi con Nirsevimab, anticorpo monoclonale a lunga durata d’azione somministrato in dose unica, ha ridotto in modo significativo i ricoveri ospedalieri e gli accessi in pronto soccorso per bronchiolite da virus respiratorio sinciziale (VRS) nei neonati. Lo evidenzia il primo studio multicentrico nazionale real life coordinato dall’Osservatorio nazionale specializzandi in pediatria (ONSP) e presentato al Congresso SIMRI a Verona.
L’analisi, che ha coinvolto trenta centri pediatrici universitari in quindici regioni, mostra una riduzione del 71% dei ricoveri nei mesi di picco dell’infezione, un calo del 48% degli accessi in pronto soccorso e del 61% dei trasferimenti in terapia intensiva pediatrica rispetto alla scorsa stagione epidemica.
Secondo Fabio Midulla, ordinario di Pediatria alla Sapienza di Roma, “grazie al Nirsevimab l’impatto della bronchiolite da VRS si è notevolmente ridotto, con importanti benefici clinici e organizzativi per il sistema sanitario”.
Lo studio segnala tuttavia una forte disomogeneità regionale: in Toscana, dove la campagna è partita precocemente, i ricoveri sono calati di oltre l’80%, mentre in regioni come l’Abruzzo l’avvio tardivo ha inizialmente fatto registrare un aumento dei casi.
Per Renato Cutrera, consigliere nazionale della Società italiana di pediatria (Sip), “i dati confermano l’efficacia della profilassi, ma restano disparità nei tempi di avvio delle campagne e nell’accesso alla protezione per i nati fuori dalla finestra epidemica”.
Le evidenze raccolte mostrano inoltre che nei lattanti pienamente coperti la riduzione dei ricoveri per bronchiolite da VRS ha raggiunto il 90%, mentre nei bambini più grandi è stata del 40%. L’introduzione di Nirsevimab ha inoltre contribuito a ridurre complicanze respiratorie nei due anni successivi, come ricordato da Eugenio Baraldi, ordinario di Pediatria a Padova.
“La SIMRI ribadisce il proprio impegno a monitorare l’andamento del VRS e a promuovere strategie condivise per garantire pari opportunità di protezione a tutti i bambini”, ha dichiarato la presidente Stefania La Grutta.
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