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Prevenzione

19 Settembre 2025

Esche e bocconi avvelenati, nuova ordinanza: multe fino a 10mila euro e più poteri ai Comuni

Dal 27 agosto è in vigore una nuova ordinanza ministeriale contro l’abbandono di esche e bocconi avvelenati, firmata dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato


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Dal 27 agosto è in vigore una nuova ordinanza ministeriale contro l’abbandono di esche e bocconi avvelenati, firmata dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato. Il provvedimento rafforza i controlli e introduce sanzioni amministrative da 1.000 a 10.000 euro per chi abbandona sostanze tossiche o materiali nocivi nell’ambiente.

L’ordinanza prevede:

  • più poteri ai Comuni per la bonifica delle aree contaminate;
  • obbligo di segnalazione tramite il Portale nazionale degli avvelenamenti dolosi degli animali;
  • analisi rapide da parte degli Istituti zooprofilattici sperimentali (Izs).

“Con questa ordinanza introduciamo sanzioni fino a 10.000 euro per chi abbandona esche o bocconi avvelenati o contenenti metalli, vetro, plastica o materiale esplodente”, ha dichiarato Gemmato. “È una misura di prevenzione a tutela degli animali domestici e selvatici, ma anche dei bambini e della salute pubblica”.

Procedure e controlli

La diagnosi di sospetto avvelenamento deve essere emessa dal medico veterinario attraverso la compilazione online del modulo dedicato. La segnalazione viene trasmessa in tempo reale a sindaco, servizio veterinario dell’Asl e Izs territorialmente competenti.

Gli Izs sono tenuti a eseguire:

  • necroscopia sugli animali deceduti entro 48 ore;
  • analisi di esche o bocconi sospetti entro 24 ore.

In caso di conferma di avvelenamento, i risultati sono comunicati immediatamente alle autorità competenti e i servizi veterinari provvedono a segnalare la notizia di reato alla magistratura. I sindaci devono intervenire entro 48 ore con bonifica e segnaletica di avviso.

Le sanzioni

Sono punite con multa da 1.000 a 10.000 euro:

  • la preparazione, l’uso improprio e l’abbandono di esche e bocconi avvelenati o contenenti materiali nocivi;
  • la detenzione e l’uso di sostanze tossiche o alimenti preparati in modo tale da provocare intossicazioni, lesioni o morte.

L’ordinanza, in vigore fino ad agosto 2026, si inserisce nelle attività di monitoraggio nazionale degli avvelenamenti, avviato dal 2019 tramite il Portale dedicato gestito dal Centro di referenza per la medicina forense veterinaria dell’Izs Lazio e Toscana.

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