Governo e Parlamento
29 Dicembre 2023 Sì al patto di stabilità, no al fondo salvastati-Mes. Gli equilibrismi del parlamento con i “big” dell’Unione europea hanno ritardato il voto sulla legge di Bilancio che tra le altre cose ha avviato la revisione del prontuario e della remunerazione delle farmacie
Sì al patto di stabilità, no al fondo salvastati-Mes. Gli equilibrismi del parlamento con i “big” dell’Unione europea hanno ritardato il voto sulla legge di Bilancio che tra le altre cose ha avviato la revisione del prontuario e della remunerazione delle farmacie. Tra le altre novità della Manovra 2024, le misure per aiutare le regioni nell’acquisto di prestazioni dal privato, e nell’assunzione (moderata) di personale. In sanità, le principali novità caratterizzanti l’avvio del 2024 vengono da lontano. Prevista per legge da fine 2022, all’alba del 2024 esordirà la nuova Agenzia del Farmaco: le cariche Aifa saranno rinnovate e il nuovo Presidente rileverà i compiti del Direttore Generale, mentre due Direttori –uno amministrativo ed uno scientifico – e un’unica Commissione Scientifico-economica prenderanno il posto dei due attuali board deputati rispettivamente alle approvazioni dei nuovi farmaci ed ai rimborsi da parte del Servizio sanitario.
Previste sempre dalla legge di Bilancio, da gennaio esordiranno le nuove accise su tabacco e sigarette elettroniche, mentre da luglio dovrebbe toccare alla sugar tax ai produttori di bevande edulcorate (10 euro per ettolitro o 0,25 euro per kg nel caso di prodotti da diluire) e la plastic tax di 0,45 euro per ogni chilo di plastica venduto od acquistato. Tutti da vedere gli effetti che produrrà il decreto legge anticipi, da poco convertito in legge 191/23, che azzera l’Iva sulle prestazioni di chirurgia estetica e rifinanzia le sedute di psicoterapia “avvicinandosi” ai livelli di copertura di un anno fa. Nel corso del 2024, decreti attuativi dovranno in parallelo portare semplificazioni burocratiche per i disabili e sull’uso del fascicolo sanitario elettronico, mentre la legge delega sulle semplificazioni fiscali ha già prodotto un decreto che dematerializza per sempre le ricette per i farmaci, e apre alla ricetta di durata illimitata per medicine, visite ed esami per cronici (al momento l’arco temporale ammesso è un anno). In parallelo, andrà attuata con decreti specifici la legge delega sulle politiche per le persone anziane e non autosufficienti.
Da gennaio, votata la Manovra e introdotto alle Camere il decreto Milleproroghe, si parte con l’autonomia differenziata e in particolare con il disegno di legge per attuarla, collegato alla Manovra di bilancio, e con il progetto di riforma costituzionale d'iniziativa popolare di modifica degli articoli 116 e 117 della Costituzione. Intanto, alcuni analisti fanno notare che il governo Fratelli d’Italia-Lega-Forza Italia sta dando spazio all’autonomia delle Regioni, in modo silenzioso. Esempio potenziale, la proroga in Lombardia di tutti i Piani terapeutici AIFA dei medicinali di cui alla nota 9 maggio 2023 fino al 31 gennaio 2025 sia online sia cartacei compresi quelli delle note 97, 99 e 100. In attesa che l’Aifa rinnovata semplifichi la gestione dei piani terapeutici, per gli anticoagulanti AVK in nota 97 la compilazione della scheda di valutazione e follow up della terapia orale, “ormai consolidata”, non è più obbligatoria. E non è più dovuto il rinnovo a 6 mesi dei PT dei NAO (essendo terapie di tipo cronico), “salvo modifiche delle condizioni cliniche del paziente”. Né è più dovuto il rinnovo a 6 mesi dei piani terapeutici in nota 100 (farmaci antidiabetici).
Un cenno, infine, al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Che, rimodulato tenendo conto dell’inflazione, sembra non essere dispiaciuto all’Europa malgrado il taglio di un quarto di case ed ospedali di comunità (e centrali operative territoriali), rinviati ai fondi del 1988 per l’edilizia sanitaria. L’Italia è stato il primo paese a vedersi accordare la quarta rata dei prestiti europei, ed entro fine anno chiederà la quinta rata. Ma dovrà dimostrare di aver fatto dei passi avanti continuando a legiferare nel rispetto dei vincoli posti dalla Commissione Europea.
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