Pneumologia
30 Settembre 2025Al Congresso della European Respiratory Society (Ers) 2025 sono stati presentati nuovi risultati su due terapie biologiche per l’asma grave e le patologie infiammatorie respiratorie correlate

Al Congresso della European Respiratory Society (Ers) 2025 sono stati presentati nuovi risultati su due terapie biologiche per l’asma grave e le patologie infiammatorie respiratorie correlate.
Una sottoanalisi dello studio di fase III Waypoint ha confermato l’efficacia di tezepelumab nel ridurre la severità dei polipi nasali, la necessità di chirurgia e l’uso di corticosteroidi sistemici nei pazienti con rinosinusite cronica con poliposi nasale. Il farmaco, già approvato e rimborsato in Italia per l’asma grave, ha ricevuto la raccomandazione del Chmp dell’Ema per l’estensione dell’indicazione alla poliposi. “Bloccare la linfopoietina timica stromale (Tslp) significa interrompere i meccanismi patogenetici che sostengono le malattie respiratorie croniche”, ha dichiarato Enrico Heffler, Humanitas University e Irccs Humanitas Research Hospital. Secondo lo studio, i pazienti trattati hanno mostrato riduzione delle dimensioni dei polipi, recupero dell’olfatto, miglioramento della qualità di vita e ridotta necessità di cortisonici sistemici o ulteriori interventi.
Al congresso sono stati presentati anche i dati dello studio osservazionale Ananke su benralizumab, anticorpo monoclonale indicato per l’asma grave eosinofilico e recentemente approvato da Ema anche per la granulomatosi eosinofila con poliangite (Egpa). La post hoc analysis ha mostrato che il trattamento ha consentito di raggiungere la remissione clinica già a 3 mesi nell’87,2% dei pazienti, percentuale salita al 95% a 12 mesi e confermata al 96,1% a 24 mesi. Lo studio, condotto in 21 centri italiani su oltre 200 pazienti, ha documentato riduzione delle riacutizzazioni, miglioramento della funzione polmonare e minore uso di corticosteroidi orali.
“Grazie ai farmaci biologici oggi puntiamo non solo al controllo dei sintomi, ma alla remissione clinica dell’asma grave”, ha sottolineato Giorgio Walter Canonica, Humanitas University e Irccs Humanitas Research Hospital.
Per Raffaela Fede, direttore medico di AstraZeneca Italia, i dati di tezepelumab e benralizumab confermano il ruolo delle nuove terapie biologiche nel modificare il decorso delle malattie infiammatorie croniche delle vie respiratorie e nell’offrire soluzioni terapeutiche innovative per bisogni clinici non ancora soddisfatti.
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