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21 Marzo 2025Dal 26 marzo al 4 aprile si terrà a Rieti un'iniziativa di sensibilizzazione che evidenzia il valore strategico della donazione di sangue e plasma per la produzione di farmaci salvavita. L'evento si inserisce in un contesto più ampio di politiche sanitarie
Dal 26 marzo al 4 aprile, la Sabina Universitas di Rieti sarà teatro della mostra itinerante "Il Viaggio del Plasma", un'iniziativa di sensibilizzazione che evidenzia il valore strategico della donazione di sangue e plasma per la produzione di farmaci salvavita. L'evento, già ospitato a Siena, Firenze e Roma, si inserisce in un contesto più ampio di politiche sanitarie mirate a garantire l'autosufficienza nazionale nella raccolta di plasma e nella produzione di plasmaderivati. Promossa dal Consorzio Pla.Net (Plasma Network) - un accordo interregionale che coinvolge Toscana, Campania, Lazio, Marche, Molise e l'Ispettorato Generale della Sanità Militare - la mostra punta a rafforzare la consapevolezza sull'importanza della donazione. Il progetto è supportato anche da Takeda, azienda leader nella produzione di farmaci plasmaderivati con stabilimenti a Pisa e Rieti, a dimostrazione dell'importanza di una sinergia tra pubblico e privato nella gestione di risorse sanitarie critiche.
Attraverso un percorso visivo che documenta il ciclo del plasma, dalla donazione alla produzione farmaceutica, la mostra evidenzia il ruolo delle associazioni di donatori, delle strutture trasfusionali e dei centri di raccolta. L'obiettivo è chiaro: sensibilizzare i cittadini, in particolare i giovani, sull'importanza della donazione per garantire la continuità terapeutica a migliaia di pazienti. Il plasma rappresenta una risorsa insostituibile per il sistema sanitario: non è sintetizzabile chimicamente e la sua disponibilità dipende esclusivamente dalla generosità dei donatori. Tuttavia, l'Italia non è ancora autosufficiente nella raccolta di plasma, rendendo necessario l'acquisto di prodotti dall'estero. La mostra "Il Viaggio del Plasma" si inserisce quindi in una strategia più ampia volta a colmare questo gap, promuovendo la cultura della donazione come gesto di responsabilità sociale.
La necessità di una maggiore autosufficienza nella raccolta di plasma è un tema centrale nelle politiche sanitarie italiane. Il fabbisogno è elevato: per garantire la terapia annuale di una persona con immunodeficienza primitiva servono circa 130 donazioni di plasma, mentre un paziente emofilico necessita di oltre 1.200 donazioni all'anno. Donare plasma è un atto sicuro e controllato, accessibile a persone in buona salute tra i 18 e i 65 anni, previa visita medica ed esami di laboratorio. Non si tratta solo di un gesto di solidarietà, ma anche di una pratica che consente ai donatori di monitorare la propria salute.
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