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Oncologia

17 Ottobre 2025

Tumori, al Congresso Esmo focus su nuove terapie e organizzazione oncologica

Al Congresso Esmo di Berlino presentate le principali innovazioni in oncologia. Dati, numeri e terapie per la cura dei tumori


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L’Italia registra il calo di mortalità oncologica più marcato in Europa: –14,5% negli uomini e –5% nelle donne tra il 2020 e il 2025, contro una media europea rispettivamente del 3,5% e 1,2%.
Il dato, presentato dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) al Congresso della Società Europea di Oncologia Medica (Esmo) in corso a Berlino, conferma la sopravvivenza più elevata dei pazienti italiani rispetto alla media UE, grazie alla qualità del Servizio sanitario nazionale (Ssn), agli screening e al calo del tabagismo maschile.

“Il nostro sistema ha garantito standard elevati di cura e prevenzione – ha dichiarato Francesco Perrone, presidente Aiom – ma oggi servono investimenti e personale per sostenere un numero crescente di pazienti che convivono con la malattia oncologica in fase cronica”.

Cinque linee di ricerca al centro del Congresso Esmo

Come riferisce un articolo del Corriere della Sera, le principali novità scientifiche discusse a Berlino ruotano attorno a cinque direttrici di sviluppo:

  1. Anticorpi coniugati (Antibody-Drug Conjugate), che combinano un anticorpo monoclonale con un chemioterapico altamente selettivo. I nuovi dati su trastuzumab deruxtecan mostrano maggiore risposta patologica completa nel carcinoma mammario HER2 positivo e minori recidive in fase post-operatoria.
  2. Biopsia liquida, che consente di individuare DNA tumorale circolante con un semplice prelievo di sangue. Lo strumento è utile per valutare la malattia minima residua e personalizzare il trattamento in tempo reale.
  3. Oncologia di precisione, con terapie mirate alle alterazioni genetiche specifiche del tumore più che all’organo colpito. In Italia, circa 31mila nuovi casi annui derivano da mutazioni bersaglio oggi trattabili.
  4. Diagnostica precoce avanzata, con il test del sangue Galleri (PATHFINDER 2), in grado di rilevare oltre 50 tipi di cancro in fase preclinica. Lo studio è ancora sperimentale ma apre la strada a una diagnosi oncologica anticipata.
  5. Tumore della vescica, con nuovi protocolli in arrivo destinati a modificare lo standard terapeutico sia nelle forme superficiali sia in quelle muscolo-infiltranti, dove le opzioni restano limitate.

Reti oncologiche e governance: il richiamo di Aiom

Accanto ai progressi clinici, l’Aiom richiama l’attenzione sulle disparità organizzative. “Solo metà delle Regioni dispone di una rete oncologica pienamente operativa – spiega Massimo Di Maio, presidente eletto Aiom –. In alcune aree si sono sviluppate mini-reti dedicate a singole neoplasie, ma questo approccio rischia di creare nuove diseguaglianze tra pazienti”.
La priorità, secondo la società scientifica, è completare le reti regionali e integrare le tecnologie emergenti come il sequenziamento genomico e i Molecular Tumor Board, strumenti fondamentali per la medicina di precisione ma ancora disomogenei a livello nazionale.

Per Giuseppe Curigliano, presidente eletto Esmo, “occorre una nuova generazione di oncology clinical scientists capaci di portare la ricerca traslazionale nella pratica clinica”. La carenza di specialisti – radioterapisti, anatomo-patologi, chirurghi oncologici – rappresenta un limite crescente.
La piena applicazione del modello HTA (Health Technology Assessment) da parte di Aifa ed Ema consentirà di concentrare le risorse su farmaci di comprovato valore clinico, migliorando sostenibilità ed equità di accesso.

Nel quadro del Piano europeo contro il cancro, Aiom e Fondazione Aiom rilanciano la campagna #SOStenereSSN, proponendo un aumento del prezzo dei pacchetti di sigarette per ridurre la prevalenza del fumo (oggi 24% tra gli adulti) e destinare i ricavi al rafforzamento del Ssn.
Un obiettivo condiviso dal Beating Cancer Plan, che punta a una copertura vaccinale anti-Hpv al 90% entro il 2030 e a un’Europa “libera dal tabacco” entro il 2040.

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