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12 Novembre 2025Il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato: “Salute mentale priorità del Governo, 285 milioni in 5 anni per il nuovo Piano e fondo stabile per il bonus psicologo”

Sono circa 400 gli emendamenti “segnalati” dai gruppi parlamentari alla Manovra, secondo quanto stabilito dall’Ufficio di Presidenza della Commissione Bilancio del Senato, riunitosi a Palazzo Madama con la partecipazione del ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. Il termine per la presentazione delle proposte di modifica resta fissato a venerdì, mentre per gli emendamenti segnalati la scadenza è martedì prossimo. Il ministero dell’Economia condurrà le istruttorie tra il 24 novembre e il 2 dicembre, per consentire l’avvio del voto in Commissione dal 3 dicembre. L’obiettivo è portare la Manovra in Aula a Palazzo Madama il 15 dicembre, con l’intento — ha spiegato Ciriani — “di arrivare al via libera definitivo prima di Natale”. Il ministro ha auspicato un confronto “in un clima tranquillo”, sottolineando che “molto dipenderà dalla buona volontà di tutti”.
Tra i capitoli di maggiore rilievo, spiccano le misure destinate alla salute mentale, una delle priorità indicate dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, che ha illustrato in Commissione Infanzia e adolescenza il Piano di azione nazionale per la salute mentale (Pansm) 2025-2030. “Negli ultimi dieci anni – ha osservato Gemmato – abbiamo assistito a un preoccupante aumento dei disturbi psichici tra gli adolescenti: depressione, ansia, autolesionismo, ideazione suicidaria e disturbi alimentari si manifestano oggi anche in età infantile. È una realtà che non possiamo più ignorare e che richiede risposte strutturali, non emergenziali”. Per questo, ha proseguito, “abbiamo previsto 285 milioni di euro in cinque anni per attuare il nuovo Piano salute mentale, con l’obiettivo di rafforzare la rete dei servizi territoriali e potenziare l’assistenza in tutte le fasce d’età. Una parte importante delle risorse sarà destinata all’assunzione di personale sanitario e socio-sanitario, in modo da garantire una presenza più capillare sul territorio”. Nel dettaglio, il Governo ha previsto 80 milioni per il 2026, 85 milioni per il 2027, 90 milioni per il 2028 e 30 milioni annui a decorrere dal 2029, risorse che confluiranno nel Fondo sanitario nazionale standard. “Questi fondi – ha spiegato il sottosegretario – serviranno a realizzare le azioni di prevenzione, diagnosi, cura e assistenza previste nel Pansm. Vogliamo potenziare i centri di salute mentale, ridurre le liste d’attesa e migliorare la presa in carico dei pazienti, soprattutto dei più giovani, che sono i più fragili”.
Un altro intervento riguarda il bonus psicologo, misura introdotta negli anni scorsi ma finora di difficile accesso. “Abbiamo previsto un fondo strutturale di 200mila euro l’anno presso l’Inps per semplificare le procedure e potenziare i servizi di supporto – ha annunciato Gemmato –. È un passo importante per rendere più efficiente e continuativo questo strumento, che si è rivelato utile ma troppo burocratico. Dobbiamo fare in modo che chi ha bisogno di aiuto psicologico possa ottenerlo senza ostacoli né tempi eccessivi”. Il sottosegretario ha inoltre ricordato che “la salute mentale non è un lusso, ma un diritto di cittadinanza. Oggi il disagio psicologico, soprattutto tra i giovani, è alimentato da fattori complessi: uso eccessivo dei social, dipendenze digitali, isolamento, precarietà. Per questo le risposte devono essere multidimensionali, e la Manovra rappresenta un primo passo concreto in questa direzione”. Sul fronte procedurale, l’Ufficio di Presidenza della Commissione Bilancio ha confermato una certa flessibilità sulle coperture finanziarie, che potranno essere individuate anche attraverso la revisione dei sussidi ambientalmente dannosi o il recupero dell’evasione fiscale. L’obiettivo, ha sottolineato Ciriani, è “garantire un confronto politico ampio e costruttivo, lasciando spazio a modifiche condivise che migliorino il testo senza appesantirlo”.
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