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27 Ottobre 2025

Ricerca, Mattarella: È la strada maestra, antidoto contro paura e disinformazione

Il presidente alla cerimonia Airc al Quirinale: “Garantire il diritto alla salute è dovere delle istituzioni”. Bernini: “Senza ricerca non ci sono cure né speranze”


mattarella

“La strada maestra è quella di continuare nella ricerca. Maria Curie diceva che proprio nel ‘comprendere di più’ sta la chiave per ‘temere di meno’”. Con queste parole il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto il suo intervento alla cerimonia per ‘I giorni della ricerca’ della Fondazione Airc, svoltasi oggi al Quirinale alla presenza del ministro della Salute Orazio Schillaci e della ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.

Nel ricordare i sessant’anni di impegno della Fondazione, Mattarella ha sottolineato come “quella che allora sembrava la profezia di visionari, da Umberto Veronesi in poi, si è rivelata il realismo di scienziati consapevoli che sperimentazione e diffusione del sapere sono formidabili alleati dell’umanità”. Oggi, ha ricordato il capo dello Stato, “dopo una diagnosi di tumore vivono milioni di persone: tanti possono dirsi guariti e sono tornati alla vita familiare, sociale, professionale”. Il presidente ha poi rivolto un monito contro la diffusione di teorie antiscientifiche: “È un paradosso che, in presenza di così tante evidenze, si propaghino anche sconclusionate teorie che avversano la scienza. Sono chiusure regressive che si traducono in autolesionismo e in sfiducia nella vita e nel futuro”. Mattarella ha ribadito che “il pieno raggiungimento del diritto alla salute è un dovere delle istituzioni”. Il Servizio sanitario nazionale, ha osservato, “si trova alle prese con l’invecchiamento della popolazione, con i prezzi dei farmaci salvavita e con la carenza di personale medico e infermieristico: difficoltà che rappresentano ostacoli da superare per garantire un diritto che la Costituzione definisce universale”. Nel suo discorso, il capo dello Stato ha ricordato anche il valore universale della ricerca: “In un tempo segnato da guerre e minacce, la ricerca è frutto e insieme veicolo di pace. Investire nella ricerca è una responsabilità di lungo periodo: un moltiplicatore sociale ed economico che agisce su vasta scala”.

A chiudere la cerimonia, l’intervento della ministra Anna Maria Bernini, che ha rinnovato l’impegno del Governo per sostenere il sistema della ricerca: “Senza ricerca non ci sono cure e non ci sono speranze. Servono risorse, programmazione e stabilità per i ricercatori. Al cancro si può sopravvivere sempre più spesso, e anche guarire, ma la sfida è continuare a investire per tradurre le scoperte in terapie e speranze concrete”.

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