vaccini
15 Novembre 2022 “Senza vaccini sarebbe stato peggio? Questo lo dice lei, non abbiamo l'onere della prova inversa. Ma io non cado nella trappola di schierarmi a favore o contro i vaccini”. Queste parole del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, al vicedirettore del 'Corriere della Sera' Aldo Cazzullo, hanno scatenato una inevitabile bagarre politica
“Senza vaccini sarebbe stato peggio? Questo lo dice lei, non abbiamo l'onere della prova inversa. Ma io non cado nella trappola di schierarmi a favore o contro i vaccini”. Questa risposta del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, al vicedirettore del 'Corriere della Sera' Aldo Cazzullo nel corso della trasmissione di Rai 2 'Restart-L'Italia ricomincia da te', ha scatenato una inevitabile bagarre politica.
L'esponente di Fratelli d’Italia ha poi corretto il tiro nel corso della giornata, precisando in una nota che “i vaccini sono armi preziose contro il Covid”, e che le su parole sono state “decontestualizzate” e quindi “oggetto di facili strumentalizzazioni”. Ma la doverosa precisazone non ha arginato le reazioni, a cominciare da quelle dell’opposizione politica per la prima volta all’unisono.
“Un sottosegretario alla Salute che nega i vaccini non può rimanere in carica. #Gemmato” ha scritto su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta. Concordo con il segretario Enrico Letta. Un sottosegretario alla Salute che disconosce la validità dei vaccini deve lasciare. Gemmato deve dimettersi”. Così su Twitter Sandra Zampa, senatrice del Partito democratico e responsabile Sanità del Pd. Sulla stessa lunghezza d’onda anche la presidente dei senatori di Azione-Italia Viva Raffaella Paita e i co-portavoce nazionali di Europa Verde e parlamentari di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli ed Eleonora Evi. “Le parole del sottosegretario alla Salute Gemmato dicono chiaramente che di salute non può occuparsi. I vaccini hanno salvato vite. La Meloni prenda le distanze immediatamente e spieghi a Gemmato che esiste una cosa che si chiama scienza” ha detto Paita. “Riteniamo gravissime le parole con cui il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha messo in dubbio la validità dei vaccini nella lotta al Covid-19. Ne chiediamo le immediate dimissioni, in nome di tutte quelle persone che non sono riuscite a beneficiare degli effetti della vaccinazione”, hanno rincarato la dose i rappresentanti dell’alleanza Verdi e sinistra. Voci di dissenso anche dalle Regioni.
“I vaccini rappresentano la prima arma contro il Covid e senza di essi sarebbe stata una vera ecatombe. Lo dico da una Regione che è stata ed è all'avanguardia nella campagna di vaccinazione con oltre 14 milioni di somministrazioni. Mettere in discussione la loro utilità è grave, soprattutto se a farlo è un autorevolissimo rappresentante del ministero della Salute. Se nella storia dell'umanità alcune malattie sono state debellate, penso alla poliomielite, è grazie proprio ai vaccini e alla scienza” dichiara l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato. Mentre Letizia Moratti, ex vicepresidente e assessore al Welfare della Lombardia, scesa in campo per la presidenza della Regione con l'appoggio del Terzo polo, si dice “profondamente amareggiata e preoccupata per le parole pronunciate ieri dal sottosegretario al ministero della Salute. “Esprimo la mia solidarietà e il mio ringraziamento ai cittadini lombardi, colpiti per primi da questa terribile epidemia, che con grande senso civico e di responsabilità si sono affidati alla scienza: si ritrovano oggi mortificati dalle esternazioni avventate di chi rappresenta le istituzioni sanitarie”, conclude Moratti.
Dissenso anche dal mondo scientifico. Il primo è stato Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. “Ma come si fa a dire che non c'è prova scientifica che i vaccini” anti-Covid “sono serviti a salvare la vita a milioni di persone? Basterebbe saper leggere la letteratura scientifica. Un bel tacer non fu mai scritto…” ha detto Bassetti. “Aspettiamo una posizione chiara e forte dal ministro” della Salute Orazio “Schillaci dopo le dichiarazioni di Gemmato sui vaccini Covid-19. Altrimenti è silenzio assenso” scrive in un tweet Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe. “Nel momento in cui sono state proposte le vaccinazioni” anti-Covid, sottolinea Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'Ospedale Sacco di Milano “abbiamo avuto in tutto il mondo un sensibile calo dei decessi e delle patologie gravi” da Sars-CoV-2. “È anche vero che le prove scientifiche inconfutabili non ci sono ancora per nessun risultato della gestione pandemica. Pur tuttavia, è assolutamente credibile che i vaccini abbiano assolutamente collaborato nel far decrescere questi gravi effetti” dell'infezione da nuovo coronavirus.
In difesa del sottosegretario Gemmato la voce dei colleghi di Governo. “Restiamo basiti dall'ennesima strumentalizzazione della sinistra sulle parole decontestualizzate del sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato”, in materia di vaccini anti-Covid. “Il Pd cavalca una fake news pur di attaccare il Governo Meloni. La linea di Fdi sui vaccini è da sempre limpida in favore della scienza e del diritto alla salute. Non prendiamo lezioni da partiti ed ex ministri che hanno fatto dell'incoerenza la propria bandiera” dichiara il parlamentare di Fratelli d'Italia Luciano Ciocchetti, vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera. Infine, Claudio Borghi, senatore della Lega. “Ma che è? L'inquisizione? Fa benissimo Marcello Gemmato ad avere dei dubbi perché la storia scientifica di questa pandemia è ancora tutta da scrivere. Dovrebbero dimettersi tutti quelli che hanno infestato i media con certezze assolute che poi alla fine non si sono rivelate tali” scrive su Twitter.
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