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01 Dicembre 2023 Più risorse per la salute mentale e la garanzia di interventi strutturali da dedicare a progetti sociosanitari rivolti ai cittadini, valorizzando le competenze e i ruoli dei Comuni e degli enti del Terzo settore. Con questo obiettivo la Senatrice Beatrice Lorenzin ha depositato tre emendamenti nella legge di Bilancio 2024
Più risorse per la salute mentale e la garanzia di interventi strutturali da dedicare a progetti sociosanitari rivolti ai cittadini, valorizzando le competenze e i ruoli dei Comuni e degli enti del Terzo settore. Con questo obiettivo la Senatrice Beatrice Lorenzin ha depositato tre emendamenti nella legge di Bilancio 2024, che richiamano le priorità emerse durante la seconda edizione di Milano4MentalHealth dello scorso ottobre. «C'è bisogno di un nuovo piano di salute mentale nazionale e di vincolare il Fondo Sanitario Nazionale per questi obiettivi, altrimenti le regioni hanno comportamenti troppo differenti”, sono state le parole dell’ex ministro della Salute, a Sanità33, a margine dell’evento Milano4MentalHealth. «Dobbiamo promuovere l'urban Health, cioè la salute urbana. Le persone trascorrono gran parte del loro tempo in città, ed è qui che è necessario costruire le infrastrutture e le reti per la salute mentale e il benessere psicologico», spiega Lorenzin.
La senatrice del Pd ha presentato tre emendamenti: nel primo chiede di allocare almeno il 10% dell’incremento di risorse (pari a 3 miliardi per il 2023, 4 miliardi per il 2025 e 4,2 miliardi per il 2026) previsto per il rifinanziamento del servizio sanitario nazionale a interventi afferenti la salute mentale, anche nella sua dimensione sociosanitaria. Secondo i dati Ocse, in Italia la spesa per la salute mentale è pari a circa 60 euro all’anno per cittadino, per un totale di circa il 3,4% del fondo sanitario nazionale, mentre è il 14,5% in Francia e l’11,3% in Germania. Con il secondo emendamento propone di incrementare di 10 milioni (passando da 5 a 15) il fondo nazionale destinato al contrasto alle tossicodipendenze per il triennio 2024-26. Nel terzo emendamento chiede di inserire tra i progetti finanziabili attraverso il fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità anche iniziative che riguardano la salute mentale e che si realizzano con la metodologia del budget di salute nei comuni con più di un milione di abitanti.
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