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24 Ottobre 2023 "Credo che sia importante investire in due campi: il primo sono gli operatori sanitari, che durante il Covid hanno dimostrato grande efficienza e grande dedizione al lavoro, e quindi bisogna farsi che rientrino nell'Ssn e si sentano gratificati e abbiano degli aumenti di stipendio". Queste le parole del ministro della Salute Orazio Schillaci
"Credo che sia importante investire in due campi: il primo sono gli operatori sanitari, che durante il Covid hanno dimostrato grande efficienza e grande dedizione al lavoro, e quindi bisogna farsi che rientrino nell'Ssn e si sentano gratificati e abbiano degli aumenti di stipendio. L'altro punto importante va nella direzione dei cittadini: dobbiamo rimetterli al centro del progetto della sanità pubblica e far sì che vengano in qualche modo combattute le annose liste d'attesa che rappresentano sicuramente un problema oggi inaccettabile". Queste le parole del ministro della Salute Orazio Schillaci a UnoMattina che fa il punto sugli interventi da apportare con i finanziamenti della sanità. Al momento, ci sono 5,3 miliardi in più, perché ai 3 miliardi stanziati con la Finanziaria attuale, si aggiungono i 2,3 miliardi che già erano stati messi a bilancio con quella dello scorso anno.
Per la riduzione delle liste d’attesa, “abbiamo stanziato 520 milioni – aggiunge Schillaci – è un problema che esiste da molti anni, e oggi credo che occorra veramente far sì che gli operatori sanitari si dedichino soprattutto a questo, per fare un servizio ai cittadini. Le liste d'attesa si combattono innanzitutto avendo medici in più, assumendo nuovi medici, e facendo sì che quelli che lavorano di più nell'Ssn vengano pagati meglio. Poi bisogna agire anche sulla razionalizzazione: purtroppo c'è una percentuale di esami inutili che vengono prescritti e dobbiamo insieme a tutta la comunità medico-scientifica far sì che gli esami diagnostici, le terapie vengano dati nei tempi giusti a chi ne ha veramente bisogno". Sulla necessità di rafforzare la medicina territoriale, Schillaci spiega che le case della Salute "nascono nell'ambito di un progetto del Pnrr di far sì che finalmente anche l'Italia abbia una medicina territoriale importante, che purtroppo è quella che è mancata durante il Covid". "Stiamo andando avanti con i progetti del Pnrr - aggiunge il ministro - abbiamo tutti i target relativi alla salute che sono stati rispettati e nella Finanziaria abbiamo messo dei fondi per assumere i medici, proprio perché potenziare la medicina territoriale che rappresenterà il fattore più importante per far si che i cittadini non vadano tutti sempre e solo al Pronto Soccorso".
Il ministro della Salute si sofferma, poi, sulla carenza del personale sanitario. “Ad oggi mancano 30mila medici ospedalieri, in particolare nel Pronto Soccorso, 65mila infermieri ed entro il 2025 andranno in pensione oltre 40mila tra medici e personale sanitario”, dichiara. "La carenza di personale sanitario - specifica Schillaci - è il risultato di un'errata programmazione che c'è stata negli anni precedenti. Siamo intervenuti insieme al ministro Bernini per aumentare il numero delle persone che si possono iscrivere alle facoltà di Medicina e Chirurgia". "Credo sui medici vada fatto un discorso particolare -sottolinea -: molti sono andata via dal Servizio Sanitario Nazionale, è nostra intenzione rilanciarlo e renderlo nuovamente un punto di riferimento e far sì che i medici che magari hanno fatto altre scelte possano rientrare avendo maggiori gratificazioni". "Per gli infermieri - aggiunge - il discorso è un po' più complicato: stiamo guardando anche all'estero per la necessità in tempi brevi di reclutare degli infermieri anche su questa figura come su altre professioni sanitarie abbiamo grande attenzione e anche in questi casi vogliamo investire per far sì che i giovani si possano avvicinare a queste professioni". "C'è un forte impegno - conclude Schillaci - sul rinnovo dei contratti, ci sono 2,4 miliardi che verranno spesi per il rinnovo dei contratti di tutto il personale sanitario mentre tariffe di 100 e 60 euro l'ora sono per chi volontariamente sceglie di lavorare di più: di fatto sono raddoppiate rispetto a quello che avveniva in precedenza. Su questo ribadisco il nostro impegno e focus sulle liste d'attesa".
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