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24 Maggio 2023

Tumori, Schillaci: presto legge su diritto all’oblio oncologico

"Il diritto all'oblio oncologico è un tema importante a cui poniamo massima attenzione. I disegni di legge all'esame della Commissione Affari sociali della Camera vanno nella direzione giusta e sono certo che quanto prima anche l'Italia, al pari di altri Stati europei, garantirà il diritto all'oblio oncologico colmando il ritardo di anni". Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci


Tumori, Schillaci: presto legge su diritto all’oblio oncologico

"Il diritto all'oblio oncologico è un tema importante a cui poniamo massima attenzione. I disegni di legge all'esame della Commissione Affari sociali della Camera vanno nella direzione giusta e sono certo che quanto prima anche l'Italia, al pari di altri Stati europei, garantirà il diritto all'oblio oncologico colmando il ritardo di anni". Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un colloquio con il quotidiano 'La Stampa'. Una battaglia, quella per non rendere più disponibile la storia oncologica di un cittadino guarito dal cancro, che per il ministro è "più che giusta".

"Naturalmente una volta approvata la legge - prosegue Schillaci - si provvederà, in accordo con le Regioni e le associazioni dei malati, a individuare modalità per il rispetto del diritto all'oblio coinvolgendo le strutture sanitarie. In sostanza, rispetto ad un cittadino guarito da cancro da 10 anni o 5, a seconda delle specifiche normative, la struttura sanitaria dovrebbe rendere anonimo il dato, che dovrà avere soltanto valore statistico, e quindi non rendere disponibile l'informazione che quella persona è guarita dal cancro", spiega Schillaci.

Ropi (Rete oncologica pazienti italia) plaude "all'impegno per far proseguire il percorso" verso il traguardo di "una legge che ancora in Italia non c'è. Questo delicato problema deve essere affrontato per i pazienti che hanno superato la malattia del cancro", evidenzia all'Adnkronos Salute Stefania Gori, presidente Ropi e direttrice del Dipartimento oncologico dell'Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona).
"Il primo Ddl sul diritto all'oblio oncologico - ripercorre Gori - è stato depositato" a marzo 2022 "al Senato dalla senatrice Paola Boldrini, con un largo appoggio da parte di altri senatori e senatrici. È stato l'inizio di questo percorso. Dobbiamo tutelare sia il diritto all'oblio per quanto riguarda l'ottenimento di mutui, assicurazioni, per le richieste di adozioni di bambini, ma anche fare in modo che vengano tutelati i diritti acquisiti, come l'esenzione" per patologia oncologica, "o altri diritti conquistati nel mondo lavorativo. Noi avevamo previsto anche una consulta che doveva vigilare sull'osservanza delle norme e la possibilità di modificare eventualmente i criteri di accesso al diritto a oblio nel caso in cui evidenze scientifiche avessero evidenziato che una persona poteva considerarsi guarita anche prima dei 10 anni per alcune patologie". Al primo Ddl presentato ne sono poi seguiti altri. Poi però è sopraggiunto il cambio di Governo e ora il tema è stato nuovamente posto all'esame. "Non possiamo che dire: ben venga - commenta Gori - perché l'Europa ce lo impone entro il 2025".

"Dobbiamo assicurare al milione di persone guarite dal cancro in Italia le stesse prospettive di vita della popolazione generale", è il monito del ministro Schillaci nell’intervista a La Stampa. "Oggi ancora ci sono difficoltà per un normale rientro al lavoro, per avere un prestito o un mutuo, per stipulare un contratto assicurativo", ammette il ministro. Per questo, "il diritto all'oblio, come indicato anche nel Piano nazionale oncologico, è la soluzione per rimuovere gli ostacoli che di fatto generano disuguaglianze". Schillaci non si sbilancia sui tempi, ma l'obiettivo di entrambi gli schieramenti parlamentari è di arrivare al via libera di una delle Camere già prima dell'estate. Magari per tagliare il traguardo finale entro l'anno.

TAG: ONCOLOGIA

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