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Antibiotici

18 Novembre 2025

Antibiotici, Cattani: Antibiotico-resistenza già in atto, serve un’azione globale

Farmindustria: in sviluppo 90 antibiotici e 155 vaccini contro i super batteri. “Italia apripista con incentivi dedicati”


Cattani unica

“La resistenza ai medicinali minaccia la salute, i sistemi sanitari e le economie di tutto il mondo”. Con questo monito, in occasione della Giornata europea degli antibiotici 2025, Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, richiama l’urgenza di un impegno concreto e condiviso contro l’antibiotico-resistenza, tema centrale anche della Settimana mondiale della consapevolezza antimicrobica promossa dall’Oms. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, nel mondo sono attualmente in sviluppo clinico 90 antibiotici, altri 232 in fase preclinica, e 155 vaccini sono allo studio contro le infezioni causate da batteri resistenti. Un pipeline importante, ma non sufficiente a fronte di una minaccia “già in atto”, sottolinea Farmindustria, che spiega come il tema dell’edizione 2025 – “Act Now: Protect Our Present, Secure Our Future” – richiami la necessità di agire subito, senza ulteriori rinvii.

Le proiezioni dell’Oms mostrano infatti uno scenario drammatico: entro il 2050 potrebbero verificarsi fino a 39 milioni di morti l’anno a causa dell’AMR, un balzo enorme rispetto alla precedente stima del 2014 che parlava di 10 milioni di decessi. Anche l’impatto economico è elevatissimo: 66 miliardi di dollari l’anno il costo stimato per i sistemi sanitari globali. Cattani sottolinea come l’Italia stia assumendo un ruolo di primo piano in questa battaglia. Con la Legge di Bilancio 2025, il Paese ha destinato 100 milioni di euro annui del Fondo per i farmaci innovativi agli antibiotici “reserve”, cioè quelli di ultima istanza, garantendone la piena disponibilità fino alla scadenza del brevetto. Una scelta strategica, annunciata durante la presidenza italiana del G7, che rende l’Italia – assieme al Regno Unito – l’unico Paese del G7 ad aver introdotto un incentivo così forte. Una misura apprezzata anche a livello internazionale, come evidenziato da una recente pubblicazione su The Lancet.

“Occorre proseguire su questa strada”, afferma il presidente di Farmindustria, ricordando come la lotta all’antibiotico-resistenza richieda un approccio One Health, capace di integrare salute umana, animale e ambientale. “L’industria farmaceutica e l’Italia sono protagoniste in questa sfida – conclude Cattani –. Le aziende stanno investendo in ricerca e sviluppo e lavorano per garantire l’accesso ai nuovi trattamenti, ma servono incentivi strutturali e una collaborazione continua tra tutti gli stakeholder coinvolti. Su questo fronte il nostro Paese sta facendo da apripista”.

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