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Ricerca

16 Maggio 2025

Ricerca, con il contratto Telethon meno precariato, più welfare e attrattività

A due anni dal lancio è stato presentato il primo bilancio, positivo, per il contratto per la ricerca di Fondazione Telethon. I risultati sono stati illustrati a Roma alla Camera in una tavola rotonda promossa dalla Fondazione


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A due anni dal lancio è stato presentato il primo bilancio, positivo, per il contratto per la ricerca di Fondazione Telethon. I risultati sono stati illustrati a Roma alla Camera in una tavola rotonda promossa dalla Fondazione. Sono 116 i ricercatori (80 di cui 41 postdoc e 36 ricercatori tecnici) che ne beneficiano e molti enti privati, profittevoli e non, sembrano interessati a questa esperienza. Tra di essi: Leonardo, Fondazione Bruno Kessler, Human Technopole e Fondazione ricerca biomedica Avanzata Vimm, Istituto Veneto di Medicina Molecolare. Il contratto collettivo nazionale aziendale di lavoro di Fondazione Telethon è stato introdotto nel 2023, l'evento alla Camera è stato un momento di confronto che ha visto la partecipazione di esponenti delle istituzioni e rappresentanti del mondo della ricerca e dell'industria, riuniti per discutere come rendere più sostenibile, attrattiva e stabile la carriera scientifica in Italia.

"Il contratto - sviluppato in collaborazione con Fir Cisl e fondato sulla contrattazione di prossimità resa possibile dal DL. 148/2011 - ha introdotto un salario minimo crescente per ogni fase del percorso professionale dei ricercatori e importanti tutele, tra cui contributi previdenziali, indennità di malattia, congedi, ferie retribuite, welfare aziendale: un percorso di carriera chiaro e più attrattivo per chi sceglie una professione così strategica per il nostro Paese. Il nuovo modello ha riguardato i ricercatori degli Istituti della Fondazione, l'Istituto Telethon di Genetica e Medicina (igem) di Pozzuoli e l'Istituto San Raffaele-Telethon per la Terapia Genica (Sr-Tiget) di Milano", ha ricordato Telethon.

I risultati dell'indagine condotta da Fondazione Telethon sui 116 ricercatori beneficiari del contratto hanno evidenziato "la soddisfazione degli scienziati coinvolti in particolare per tre aspetti del nuovo modello: l'abolizione dei contratti atipici e precari, che non definivano adeguatamente il ruolo dello scienziato e offrivano scarse tutele giuridiche; l'introduzione del welfare aziendale, che ha contribuito a un migliore equilibrio vita-lavoro e al sostegno del reddito; e infine la garanzia delle tutele proprie del lavoro subordinato - prosegue la nota - A seguito della riduzione dei finanziamenti pubblici destinati alla ricerca scientifica in alcune aree del mondo, accompagnata dalla sospensione di numerosi programmi strategici, l'Europa potrebbe tornare ad essere una destinazione attrattiva per molti ricercatori internazionali. Secondo un sondaggio condotto dalla rivista 'Nature' su un campione di 1.600 scienziati che lavorano negli Stati Uniti, il 75% ha dichiarato di valutare un trasferimento in un altro Paese, guardando con interesse al contesto europeo".

In questo scenario, "cogliere le opportunità legate alla mobilità internazionale dei talenti può essere strategico per l'Italia - suggerisce Telethon - È quindi fondamentale sviluppare l'attrattività del sistema della ricerca nel nostro Paese, offrendo ai ricercatori provenienti dall'estero opportunità e condizioni contrattuali dignitose, che includano inquadramenti chiari, percorsi di carriera strutturati e strumenti di sostegno dedicati, come bandi specifici e risorse economiche mirate. Non è tuttavia una condizione sufficiente: sappiamo che incidono anche altri elementi, come la competitività salariale rispetto ad altri Paesi, la rapidità delle negoziazioni per i reclutamenti, la disponibilità immediata di spazi adeguati, start-up package e un accesso efficace a fondi per la ricerca. Solo un approccio integrato, che tenga insieme tutti questi aspetti, può rendere l'Italia davvero attrattiva per i talenti scientifici".

Con questa visione, Fondazione Telethon — da sempre impegnata a sostenere in Italia ricerca scientifica d'eccellenza per la cura delle malattie genetiche rare, selezionata secondo standard internazionali rigorosi — ha promosso un contratto di riferimento in grado di valorizzare e attrarre i migliori talenti della ricerca. La Fondazione conferma così "il proprio ruolo di protagonista attivo non solo nel finanziamento della ricerca scientifica, ma anche nella definizione di modelli organizzativi e contrattuali innovativi, per rafforzare e migliorare l'ecosistema della ricerca in Italia".

''L'accordo che abbiamo attivato due anni fa per i ricercatori di Fondazione Telethon, volto a superare la precarietà e la frammentarietà dei contratti tradizionalmente diffusi nel mondo della ricerca, è stato accolto con favore dal personale scientifico e tecnico dei nostri laboratori. Osservo con soddisfazione che anche altre istituzioni di ricerca private italiane hanno adottato modelli contrattuali simili, riconoscendo dignità alla professione scientifica, così centrale nel generare valore per la società. Si tratta di un modello pensato per rendere l'Italia un Paese più attrattivo per chi fa ricerca", ha spiegato Francesca Pasinelli, membro del Consiglio di amministrazione di Fondazione Telethon.

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