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Diabete

01 Aprile 2025

Diabete, Semaglutide dimostra una riduzione degli eventi cardiovascolari negli adulti con obesità e malattia cardiaca

Nuovi dati suggeriscono che l'assunzione di semaglutide è associato a un rischio significativamente inferiore di eventi cardiovascolari avversi maggiori. Questi dati si aggiungono alle evidenze già note sulla sua efficacia nella riduzione del rischio cardiovascolare


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Nuovi dati, presentati nel corso della 74° edizione dell'American College of Cardiology (ACC.25), dimostrano l'efficacia nella pratica clinica di semaglutide 2,4 mg nel ridurre il rischio di eventi cardiovascolari avversi maggiori (MACE) in adulti con sovrappeso o obesità e malattia cardiovascolare accertata.

I dati degli studi real world possono fornire indicazioni importanti sul funzionamento dei trattamenti al di fuori di contesti controllati come quelli degli studi clinici, offrendo la possibilità agli operatori sanitari di avere una miglior comprensione dell’effetto delle terapie nella quotidianità. Gli studi real world integrano gli studi clinici di controllo randomizzati, che sono il gold standard per dimostrare l'efficacia di un trattamento. Però, come in tutti gli studi osservazionali, ci sono dei limiti che posso influenzare i risultati; infatti, anche se le associazioni possono essere dimostrate, non sempre è possibile stabilire una relazione causale. In particolare, nello studio SCORE i limiti erano legati al ridotto follow-up dei partecipanti, a una potenziale esclusione di persone con copertura assicurativa discontinua o di persone senza un adeguato accesso a servizi sanitari e a variabili non misurabili che possono influenzare i risultati. 

Lo studio osservazionale SCORE ha valutato l'associazione tra l'inizio dell’assunzione di semaglutide 2,4 mg e il rischio di eventi cardiovascolari in adulti statunitensi con sovrappeso o obesità e malattia cardiovascolare, senza diabete nella pratica clinica con una durata media del follow-up di 7 mesi.

L’assunzione da parte dei pazienti di semaglutide 2,4 mg ha dimostrato un rischio significativamente inferiore di eventi cardiovascolari maggiori (MACE). I risultati hanno dimostrato una riduzione relativa del rischio combinato di infarto, ictus e morte per tutte le cause del 57 per cento tra coloro che hanno assunto il farmaco rispetto a coloro che non lo hanno assunto. 
Inoltre, l’assunzione di semaglutide 2,4 mg ha dimostrato una riduzione relativa del rischio di MACE combinato di infarto, ictus, ricovero per insufficienza cardiaca, rivascolarizzazione coronarica e morte per tutte le cause del 45 per cento tra coloro hanno assunto il farmaco rispetto a coloro che non lo hanno assunto. 

Il comitato per i medicinali per uso umano - CHMP dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) a luglio del 2024, sulla base dei dati dello studio SELECT, che ha valutato l'efficacia di semaglutide 2,4 mg rispetto al placebo in aggiunta allo standard di cura cardiovascolare per ridurre il rischio di eventi cardiovascolari avversi maggiori in persone con malattia cardiovascolare accertata, ha espresso un parere positivo per l’aggiornamento della scheda tecnica nell’ Unione europea con l’inserimento dei dati relativi alla riduzione del rischio di MACE (infarto, ictus o morte), in adulti con malattia cardiovascolare accertata e con sovrappeso o obesità.

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