Pharma
20 Luglio 2023 Nasce in Sanofi una nuova area, interamente dedicata al trattamento del diabete di tipo 1, che si propone di cambiare il corso di una patologia complessa e ancora oggi senza una cura. Tutto questo grazie all'expertise in immunologia dell'azienda, attraverso un approccio "first in class" in grado di intervenire sull'evoluzione della malattia
Nasce in Sanofi una nuova area, interamente dedicata al trattamento del diabete di tipo 1, che si propone di cambiare il corso di una patologia complessa e ancora oggi senza una cura. Tutto questo grazie all'expertise in immunologia dell'azienda, attraverso un approccio "first in class" in grado di intervenire sull'evoluzione della malattia. Grazie a un anticorpo monoclonale che intercetta una parte dei globuli bianchi coinvolti nella risposta immunitaria (i cosiddetti linfociti T totali - CD3), secondo quanto sottolinea l'azienda stessa in una nota, "sarà infatti possibile cambiare in maniera radicale il modo di affrontare il diabete di tipo 1, ritardandone l'insorgenza in bambini e adulti, ancora prima che se ne manifesti la sintomatologia".
"La storia di Sanofi - evidenzia Alessandro Crevani , General Manager BU General Medicines Sanofi Italia - è significativamente legata a quella di milioni di pazienti che convivono ogni giorno con il diabete. Oggi abbiamo la grande opportunità di scrivere una nuova pagina nell'approccio al diabete di tipo 1, vale a dire la forma auto immune di questa patologia. Si tratta di un traguardo che richiede approcci nuovi e coraggiosi in ogni ambito scientifico, di accesso alle terapie e di vicinanza ad istituzioni e associazioni pazienti, al fine di aprire prospettive innovative per il diabete di tipo 1 e cambiare profondamente il corso di questa patologia". Il diabete di tipo 1 si sviluppa tipicamente nei bambini, negli adolescenti e nei giovani adulti, ma può manifestarsi anche in età avanzata. Si ritiene che sia causato da una reazione autoimmune in cui il nostro organismo attacca se stesso per errore, distruggendo le cellule del pancreas deputate alla produzione dell'insulina e portando quindi a una ridotta o mancata produzione della stessa. Senza insulina, necessaria per trasformare lo zucchero nel sangue in energia per le cellule, lo zucchero si accumula, danneggiando l'organismo e portando a gravi complicazioni. L'esordio della malattia può risultare particolarmente traumatico, in particolare in età pediatrica, manifestandosi con un episodio di iperglicemia acuto (chetoacidosi diabetica) che generalmente richiede l'ospedalizzazione in emergenza e che può portare in alcuni casi anche a esiti letali. Le persone che vivono con diabete di tipo 1 sono attualmente dipendenti dall'utilizzo quotidiano di insulina e devono inoltre sottoporsi a controlli regolari e frequenti.
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