Brevetti e segreti
20 Maggio 2024Gualtiero Dragotti, partner DLA Piper, ha esplorato l'evoluzione dei diritti legati alle invenzioni in Italia. Nel suo intervento, Dragotti, ha esposto le novità legislative italiane riguardanti i diritti di proprietà industriale, in particolare per le invenzioni nate in ambito universitario
Nel campo delle biotecnologie, il trasferimento tecnologico rappresenta una colonna portante per la transizione delle scoperte scientifiche da laboratorio al contesto commerciale. Mediante la stipulazione di contratti di licenza, collaborazioni e partnership, è possibile agevolare la condivisione di tecnologie brevettate e sapere scientifico tra varie organizzazioni. In questo contesto, ITTBioMed di Edra e DLA Piper, con il sostegno di Lendlease, MIND e T-Factor, hanno organizzato l'evento "Brevetti e Segreti: Trasferimento Tecnologico nelle Scienze della Vita". Questo incontro aveva l'obiettivo di stimolare un dialogo costruttivo tra i professionisti del settore biotech, con l'intento di rafforzare le basi del settore in Italia e di incoraggiare la tutela dei diritti di proprietà industriale e del know-how scientifico.
Presente al convegno Gualtiero Dragotti, partner DLA Piper, che ha esplorato l'evoluzione dei diritti legati alle invenzioni in Italia. Nel suo intervento, Dragotti, ha esposto le novità legislative italiane riguardanti i diritti di proprietà industriale, in particolare per le invenzioni nate in ambito universitario. Ha chiarito che "in tutti i paesi industrializzati spetta all'inventore" il diritto esclusivo sulle invenzioni, ma ha sottolineato come questo principio si modifichi in contesti imprenditoriali o universitari, dove i diritti possono appartenere all'ente finanziatore. Particolarmente rilevante è il cambio di direzione introdotto dall'articolo 65, che ora attribuisce i diritti sull'invenzione all'ente di ricerca, modificando il precedente "professor's privilege". Dragotti, ha evidenziato come questa modifica "ha consentito, fortunatamente, di mettere da parte nella maggior parte dei casi queste norme", facilitando il trasferimento tecnologico e l'interazione tra università e industria. Il relatore ha anche discusso le linee guida emanate a seguito della normativa, le quali "conformeranno il dialogo relativo ai progetti di ricerca con le strutture universitarie". Queste linee guida servono a distinguere tra diversi tipi di ricerca e a regolare l'attribuzione dei diritti esclusivi, enfatizzando l'importanza di un equilibrio tra pubblicazione e segretezza. Concludendo, Dragotti ha lasciato il pubblico con una riflessione sul valore delle linee guida, non vincolanti ma cruciali per orientare la gestione della proprietà intellettuale in ambito accademico: "sono linee guida, non sono cogenti, ma è bene che siano tenute presenti".
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