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04 Luglio 2024Essere veloci, attrarre investimenti e offrire innovazione deve diventare il must delle politiche dell'Unione europea e dell'Italia. Ora è il momento di accelerare con determinazione, ha detto il presidente di Farmindustria
"La competizione globale corre sempre di più. Ecco perché essere veloci, attrarre investimenti e offrire innovazione deve diventare il must delle politiche dell'Unione europea e dell'Italia. Ora è il momento di accelerare con determinazione, giocando su due tavoli. In Europa per ricominciare a porre al centro il tema della competitività, dell'attrattività per gli investimenti, dell'autonomia strategica e delle catene di approvvigionamento. Bisogna poi avere il coraggio di rivedere completamente la proposta di revisione della legislazione farmaceutica che indebolisce la proprietà intellettuale. Proprio mentre Usa, Cina, Singapore, Emirati Arabi, Arabia Saudita mettono in campo politiche per rafforzare la propria struttura industriale". E' il messaggio che arriva da Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, nel corso dell'assemblea a Roma all'Auditorium della Conciliazione.
"Basti pensare che il gap di investimenti in ricerca e sviluppo tra Ue e Usa è passato in 20 anni da 2 miliardi di dollari a 25 - rimarca Cattani - Con il 60% dei nuovi lanci di medicinali che avviene negli Usa, mentre in Ue è meno del 30%. Secondo recenti dati Efpia, la Cina nel 2023 ha superato l'Europa come area di origine di nuovi farmaci: su 90 molecole a livello globale, 28 arrivano dagli Usa, 25 dalla Cina, 17 dall'Ue. Cina che in ricerca e sviluppo cresce a ritmi 3 volte superiori a quelli del nostro continente".
Secondo il presidente di Farmindustria, "non bisogna perdere ulteriore terreno con scelte sbagliate che penalizzano l'attrattività e ci espongono a dipendenze strategiche. Si consideri che già oggi il 74% dei principi attivi di uso più consolidato dipende da produzioni in Cina o in India, così come il 60% dell'alluminio, materia prima fondamentale per le nostre imprese". Recuperare competitività "significa cambiare in fretta la rotta e la prospettiva: la salute deve diventare prioritaria ed essere considerata un investimento che genera anche risparmi sociali ed economici evitando altri costi. E l'industria farmaceutica - conclude Cattani - deve essere percepita come un'alleata su cui contare perché trasforma le conquiste scientifiche in cure per i cittadini".
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