Governo e Parlamento
08 Febbraio 2023 Niente da fare per la proroga su base volontaria della pensione per i medici a 72 anni. La proposta di modifica contenuta in un emendamento della Lega al milleproroghe, non è stata, infatti, prevista nella riformulazione del governo poi approvata nelle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio e non è rientrata in sub-emendamenti nemmeno per specifiche categorie
Niente da fare per la proroga su base volontaria della pensione per i medici a 72 anni. La proposta di modifica contenuta in un emendamento della Lega al milleproroghe, non è stata, infatti, prevista nella riformulazione del governo poi approvata nelle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio e non è rientrata in sub-emendamenti nemmeno per specifiche categorie.
La possibilità di pensionamento a 72 anni potrebbe essere però in parte ripescata nelle prossime ore, seppur limitata ai soli medici di medicina generale come sottolinea Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento.
"Con l'approvazione dell'emendamento che proroga la possibilità di riconoscere nel monte ore formativo dei tirocinanti la sostituzione dei medici di base e di quello che dà l'opzione ai medici di famiglia di andare in pensione a 72 anni invece che 70, Fratelli d'Italia e il governo Meloni danno una risposta concreta ad una esigenza reale di molti italiani. Dopo essermi confrontato con il ministro Schillaci e il presidente Zaffini, che ringrazio per la collaborazione, ho seguito personalmente la vicenda e l'iter degli emendamenti in Commissione in Senato, sia perché è imprescindibile garantire ai cittadini il diritto alla salute, sia perché il Friuli Venezia Giulia e il pordenonese soffrono particolarmente la carenza di queste figure fondamentali nella vita di ognuno di noi".
La vice presidente dei senatori del Pd, Beatrice Lorenzin sottolinea invece come "nella discussione sul decreto Milleproroghe, in commissione Bilancio abbiamo affrontato e risolto alcuni dei problemi legati al personale sanitario: la stabilizzazione dei medici e degli specializzandi in servizio durante il covid, i vincoli di esclusività per le professioni sanitarie, le liste d'attesa, le misure per supplire la carenza di personale, i medici di medicina generale, i pediatri e il personale di ricerca, la formazione del personale sanitario e, non da ultimo, il finanziamento degli screening sul cancro. Erano tutte richieste avanzate anche del Pd, infatti, molti dei nostri emendamenti sono stati accolti. Abbiamo lavorato sul merito delle questioni con maggioranza e governo, dando risposte in modo proficuo a questioni decisive per la salvaguardia del nostro servizio sanitario nazionale".
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