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12 Luglio 2022

Pnrr, da riforma sanità territoriale a formazione e digitale. Ecco i target fin qui raggiunti

L'Italia ha raggiunto i 45 target previsti per il primo semestre 2022 del Piano Nazionale di Ripresa e resilienza. Il Mef ha inviato a Bruxelles la richiesta di versare la seconda tranche dei fondi


Pnrr, da riforma sanità territoriale a formazione e digitale. Ecco i target fin qui raggiunti

La riforma della medicina territoriale fa grande la sanità tra le sei missioni del Piano Nazionale di Ripresa e resilienza. E l’Italia raggiunge i 45 target previsti per il primo semestre 2022. Il Ministero dell’Economia ha inviato a Bruxelles la richiesta di versare la seconda tranche dei fondi: 24,1 miliardi di euro, di cui 11,5 a fondo perduto e 12,6 di prestiti. Lo scorso anno ad agosto erano arrivati 24,9 miliardi, e ad aprile 2022 altri 21 miliardi, di cui 10 a fondo perduto e 11 di prestiti. Bruxelles ha due mesi per valutare la richiesta edun terzo per decidere, ad ottobre sapremo quanto siamo in linea. Entro dicembre l’Italia dovrà raggiungere altri 55 obiettivi e se riuscirà riceverà la terza rata da 21,8 miliardi. Ecco intanto i target raggiunti. Sanità - Con l’adozione del DM 77, ministero della Salute e Regioni ri-articolano la sanità territoriale in 1350 case della comunità, 400 ospedali di comunità e 600 centrali operative territoriali che coordinano lo smistamento dei pazienti tra ospedale, territorio e setting domiciliare. L’obiettivo al 2026 è avere strutture interconnesse, attrezzate, operative con dotazione di telemedicina in grado di assistere a casa almeno 800 mila pazienti sopra i 65 anni. 

 Istruzione ed università – Aggiudicati i progetti riguardanti i cinque “Campioni nazionali per la ricerca” da attivare su big data, biotech agricole; terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA; mobilità sostenibile; biodiversità. Sono stati costituiti 11 ecosistemi dell’innovazione per interventi hi-tech su cui convergono università statali e non, enti pubblici di ricerca e territoriali ed altri soggetti pubblici e privati. E’ stata rivista la carriera dei docenti definendo nuovi sistemi di reclutamento, si è promossa la mobilità dei ricercatori e si è semplificata la gestione dei fondi per la ricerca. A scuola, via a tre riforme: reclutamento e formazione iniziale dei docenti, scuola di formazione dell’Istruzione, Istituti tecnici. Stanziati 500 milioni per progetti biennali in grado di evitare la dispersione, oltre il 50% del riparto va al Sud. Dal fronte università, 550 milioni di euro finanzieranno le start up nei campi di transizione digitale ed ecologica.

Transizione digitale
– Si entra nella realizzazione dei nuovi progetti di connessione per scuole ospedali isole minori ed aree interne. Aggiudicata la gara del 5G per le zone d’Italia prive di internet mobile veloce e l’ultimo lotto del bando Italia a 1 Giga. Il Ministro Vittorio Colao: «in 13 mesi abbiamo approvato la Strategia italiana, ottenuto le autorizzazioni europee, pubblicato ed assegnato tutti i bandi Pnrr e investito un valore di circa 5,5 miliardi di euro».

Transizione ecologica
. Due soli traguardi conseguiti entro giugno 2022 su undici totali. Sono stati firmati i decreti sulla “Strategia nazionale per l’economia circolare” e sul “Programma nazionale per la gestione dei rifiuti”. Il primo individua misure per passare ad un’economia circolare. Il secondo indirizza le Regioni nella gestione dei rifiuti, anche in tandem con il privato. Aggiudicati inoltre i contratti per costruire impianti di produzione di idrogeno verde. 

Pubblica Amministrazione
– Nel “decreto PNRR 2” si istituisce l’obbligo –da subito per i ministeri– di dirottare sul portale inPA tutte le procedure concorsuali della Pa e si rafforzano Formez PA e Scuola Nazionale dell’Amministrazione.

Appalti pubblici
– Con l’approvazione della legge delega, si riordina un settore che cuba quasi il 10% del PIL nazionale e va verso la riduzione delle stazioni appaltanti, oggi 40 mila. Ma i fornitori di Assosistema protestano: per gli appalti in essere in sanità non ci sono misure per arginare l’aumento dei costi di energia e materie prime, che incidono ormai varie volte di più sulle spese. 

Città e cultura
- In tema di rigenerazione urbana sono alla firma 158 convenzioni per i programmi innovativi della qualità dell’abitare (PInQuA); si assegnano, inoltre, a 483 Comuni risorse per 1.784 opere e ad almeno 250 borghi risorse per un programma di sostegno allo sviluppo economico e sociale; stipulati 6 accordi per “Roma Caput mundi”. Sul fronte cultura, assegnati oltre 1,8 miliardi di euro per l’efficienza energetica di 274 cinema, 348 teatri e 120 musei; per l’attrattività di 310 borghi, la valorizzazione di 134 parchi e giardini storici; la messa in sicurezza di 257 luoghi di culto, torri e campanili e il restauro di 286 chiese.

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