payback
22 Aprile 2025A dirlo è stato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, intervenuto il 17 aprile in audizione davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, nell’ambito della discussione sul Documento di economia e finanza
Il meccanismo del payback sui dispositivi medici non è la soluzione ai problemi strutturali della sanità italiana. A dirlo è stato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, intervenuto il 17 aprile in audizione davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, nell’ambito della discussione sul Documento di economia e finanza. “Non è che la soluzione è introdurre il payback, come fatto in passato. È un cerotto su un’emorragia che merita altri tipi di cure”, ha affermato il ministro, criticando un sistema che ha generato contenziosi ancora aperti per gli anni 2018, 2019 e 2020.
Giorgetti ha posto l'accento sulla necessità di guardare alle Regioni virtuose in grado di garantire una buona offerta sanitaria in equilibrio di bilancio. “Ci sono Regioni che sono in deficit sanitario e offrono poco, e altre che invece funzionano e sono in pareggio. Dovremmo copiare quelle che fanno bene”, ha sottolineato, ricordando che il Governo intende mantenere stabile il rapporto spesa sanitaria/PIL.
Le dichiarazioni del ministro hanno subito suscitato il plauso delle imprese del settore dei dispositivi medici, da anni critiche verso il sistema di rimborso forzoso delle eccedenze di spesa regionale. “Grande apprezzamento per le parole di Giorgetti, che ha riconosciuto con lucidità e coraggio politico l’inadeguatezza del payback”, ha commentato Gennaro Broya de Lucia, presidente di Conflavoro PMI Sanità. “È uno strumento emergenziale e distorsivo, che colpisce in modo sproporzionato le piccole e medie imprese italiane del settore medtech. Serve un ripensamento strutturale delle politiche sanitarie, fondato su equità e valorizzazione delle buone pratiche”.
Sulla stessa linea anche Sveva Belviso, presidente di Fifo Sanità Confcommercio, che ha definito “giuste e condivisibili” le parole del ministro. “Il payback deresponsabilizza le Regioni che non sanno gestire i propri bilanci, scaricando sugli operatori economici i costi delle inefficienze. È prioritario superare questo sistema e adottare strumenti che incentivino la buona gestione”. Belviso auspica ora un passaggio dalle parole ai fatti: “Le dichiarazioni del ministro devono tradursi in provvedimenti concreti per l’abrogazione del payback. Fifo continuerà a lavorare nei tavoli istituzionali per soluzioni alternative e sostenibili”.
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