Tariffe
30 Gennaio 2025Il decreto ministeriale, che determina le tariffe massime di riferimento per la remunerazione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e di assistenza protesica, consentendo l'entrata in vigore dei nuovi Lea impiega circa 550 milioni di euro in più rispetto alle risorse che sostengono le precedenti tariffe
Nel nuovo tariffario per le prestazioni ambulatoriali "c'è un incremento delle risorse garantite dallo Stato. Il decreto per il nuovo tariffario consente a tutti di accedere ai nuovi Livelli essenziali di assistenza. Il ministero, inoltre, conduce una costante attività per la revisione tariffaria e la legge di bilancio ha stanziato risorse; sarà quindi possibile in tempi brevi cominciare a lavorare al tariffario vigente per renderlo più vicino ai costi di produzione". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispondendo al question time alla Camera.
Il decreto ministeriale 25 novembre 2024, che determina le tariffe massime di riferimento per la remunerazione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e di assistenza protesica, consentendo, nel contempo, l'entrata in vigore dei nuovi Lea, ha spiegato Schillaci, "impiega circa 550 milioni di euro in più rispetto alle risorse che sostengono le precedenti tariffe, pertanto appare evidente come le nuove tariffe risultino complessivamente più remunerative delle precedenti per circa mezzo miliardo di euro. Complessivamente, prevede un incremento del finanziamento per le prestazioni di laboratorio di oltre 270 milioni di euro, di oltre 121,9 milioni di euro per le visite specialistiche e di oltre 56,7 milioni di euro per le terapie. Risulta evidente un incremento di risorse garantito dallo Stato". Riferendosi al ricorso presentato dalle organizzazioni della sanità privata accreditata, che lamentano che le tariffe non sarebbero remunerative, "è evidentemente apodittico - ha detto - anche in considerazione del fatto che non sono stati prodotti in giudizio dati di costo da poter raffrontare con le tariffe individuate nel decreto. Inoltre, non è corretto il richiamo alla impossibilità per le regioni in piano di rientro di fissare tariffe superiori al Decreto 25 novembre 2024 che, pertanto, non solo non impedisce ai cittadini di curarsi, ma finalmente consente a tutti di accedere ai nuovi Lea rappresentando finalmente una opportunità non concessa precedentemente, soprattutto ai cittadini delle Regioni più disagiate". Il ministero della salute, ha quindi concluso Schillaci, "conduce una costante attività per la revisione tariffaria, anche in coerenza con quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2025 che ha stanziato risorse sia per l'aggiornamento dei Lea che per la revisione delle tariffe massime nazionali. Sarà possibile, pertanto, in tempi brevi, l'aggiornamento al tariffario vigente al fine di renderlo sempre più coerente con la naturale evoluzione dei costi di produzione".
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