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14 Novembre 2025La Conferenza delle Regioni approva all’unanimità proposte emendative: pesa il nodo dei fondi sanitari già vincolati per oltre 1,45 miliardi

La Conferenza delle Regioni promuove l’impianto generale della Manovra, ma chiede correzioni immediate, con particolare attenzione alla tenuta del sistema sanitario. Nel parere preliminare approvato all’unanimità, i governatori manifestano apprezzamento per l’aumento del Fondo sanitario nazionale, riconoscendo lo sforzo del Governo, ma avvertono che oltre 1,45 miliardi delle nuove risorse risultano già impegnati per obiettivi di piano e rinnovi contrattuali. Vincoli che — sottolineano — limitano la possibilità di programmare interventi adeguati ai bisogni dei territori, soprattutto nelle Regioni più in sofferenza. Per questo chiedono maggiori margini di flessibilità nell’utilizzo dei fondi, ritenuti indispensabili per rispondere alle differenze nei fabbisogni sanitari locali e per evitare che l’aumento del Fondo si traduca in risorse non realmente spendibili.
Accanto al capitolo sanità, le Regioni sollevano altre tre priorità. La prima riguarda il Fondo di anticipazione di liquidità (Fal): il nuovo articolo 115 della bozza di bilancio, spiegano, recepisce solo in parte l’intesa precedente con l’Esecutivo e riduce gli spazi di auto-coordinamento, impedendo di applicare nei bilanci di previsione un risultato di amministrazione pari a 1,172 miliardi. Un limite che, secondo le Regioni, rende il Fal “poco efficace”. La seconda richiesta coinvolge le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano, che stimano nuove perdite di gettito derivanti dalla manovra fiscale 2025 e da quella del 2026. Da qui la richiesta di una compensazione adeguata e di una riduzione del contributo alla finanza pubblica, come già previsto per le Regioni ordinarie.
Terzo punto, il tema dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep): la Conferenza chiede lo stralcio del Capo III del provvedimento, ricordando che la definizione dei Lep è competenza esclusiva dello Stato e deve essere coperta finanziariamente dal bilancio statale, altrimenti si rischiano profili di incostituzionalità. Il parere definitivo sulla Manovra arriverà nella prossima seduta della Conferenza delle Regioni, il 27 novembre.
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