Tumori
24 Ottobre 2024Il ministro della Salute è intervenuto al 57esimo Congresso nazionale della Società italiana d'igiene che si è aperto ieri

"Riteniamo necessario mettere in atto strategie nuove per migliorare l'adesione agli screening organizzati, anche in sinergia con le società scientifiche e le associazioni dei cittadini” A dirlo il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenendo al 57esimo Congresso nazionale della Società italiana d'igiene (Siti) che si è aperto ieri. “C'è oggi un impegno condiviso da parte delle Regioni, per fare di più e per aumentare le adesioni. Per salvaguardare la sostenibilità del nostro Servizio sanitario nazionale non possiamo più pensare in futuro di investire solo il 5% dei fondi nella prevenzione. Dobbiamo aumentare questa percentuale e dobbiamo avere il coraggio di affrontare questo cambio di paradigma" ha aggiunto Schillaci.
"In questi anni - ha ricordato - abbiamo rimesso al centro dell'agenda politica la valorizzazione della prevenzione e posto l'accento sugli screening oncologici. Sono strumenti importanti per una diagnosi tempestiva e precoce. Non sempre, soprattutto al Sud, registrano però le auspicate adesioni. Gli indicatori del nuovo sistema di garanzie relativi alla copertura degli screening oncologici mostrano un calo nel 2022 per lo screening mammografico e per quello del colon retto rispetto al 2021. Lo screening cervicale mostra un andamento un po' diverso con un tasso di adesione in crescita. C'è un dato positivo che va sottolineato: abbiamo un aumento nel Sud e nelle isole delle adesioni per lo screening mammografico e per quello colorettale, ma quest'ultimo resta molto lontano dalla soglia subottimale, e rimane ancora il divario Nord-Sud".
Proprio "a fronte di questi dati", il ministro ha evidenziato la necessità di strategie nuove, con l'obiettivo di "migliorare l'adesione agli screening organizzati da parte di gruppi vulnerabili, degli invisibili, delle persone difficili da raggiungere". Ed è tornato a ribadire la necessità di aumentare i fondi dedicati alla prevenzione. Un traguardo auspicato anche dalla presidente di Siti, Roberta Siliquini: "La prendiamo in parola", ha detto al ministro, "e ci auguriamo davvero che il 5%, attualmente destinato alla prevenzione diventi 7% il prossimo anno".
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