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Aggressioni medici

27 Settembre 2024

Dl anti-violenze, Schillaci: risposta concreta a tutela di tutti gli operatori sanitari

'Oggi abbiamo dato un'altra  risposta concreta a tutela di medici, infermieri e di tutti gli  operatori sanitari e sociosanitari, afferma il ministro della Salute,  Orazio Schillaci


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''Oggi abbiamo dato un'altra  risposta concreta a tutela di medici, infermieri e di tutti gli  operatori sanitari e sociosanitari. Con l'approvazione del decreto  legge sulle aggressioni, è immediatamente applicabile l'arresto in  flagranza di reato anche differita per chi aggredisce un operatore  sanitario. Abbiamo mantenuto un impegno preso con chi ogni giorno si  dedica con competenza e dedizione alla cura dei cittadini e non merita di essere oggetto di violenza''. Lo afferma il ministro della Salute,  Orazio Schillaci, illustrando il Dl approvato oggi in Cdm.
''Il decreto inoltre - prosegue il ministro -  inasprisce la pena per chi danneggia beni all'interno o all'esterno di una struttura sanitaria. Non vogliamo più assistere a violenze nei  confronti di donne e uomini del servizio sanitario, ma neanche alla  distruzione di pronto soccorso o reparti. Queste misure si aggiungono  alle altre già approvate lo scorso anno, a scopo preventivo e di  deterrenza: sono aumentate le pene per gli aggressori, è già prevista  la procedibilità d'ufficio, indipendentemente dalla denuncia di chi  viene aggredito e sono stati potenziati i presidi di polizia negli  ospedali. Vogliamo che nelle strutture sanitarie e sociosanitarie si  lavori in sicurezza - conclude - ma sappiamo che accanto a questi  doverosi e necessari interventi occorre uno sforzo ancora maggiore sul piano culturale. Per questo continueremo a promuovere, insieme alle  categorie, campagne per sensibilizzare i cittadini e rinsaldare il  rapporto di fiducia tra paziente e medico''.
Il decreto legge - spiega il ministero nella nota - modifica gli  articoli del codice di procedura penale 380 (arresto obbligatorio in  flagranza) e 382 bis (arresto in flagranza differita): si estende  l'arresto obbligatorio in flagranza anche agli atti di violenza che  causano lesioni personali ai professionisti sanitari o che producono  danni ai beni mobili e immobili destinati all'assistenza sanitaria,  con la conseguente compromissione del servizio pubblico erogato dalle  strutture. Inoltre si applica l'arresto obbligatorio in flagranza,  anche ''differito'', ossia nelle 48 ore successive alla condotta  delittuosa inequivocabilmente provata da documentazione  videofotografica.
La norma modifica anche l'articolo 365 del codice penale prevedendo  una pena aggravata per chi danneggia beni mobili o immobili  all'interno o nelle pertinenze di strutture sanitarie o  socio-sanitarie residenziali o semiresidenziali, pubbliche o private,  compresi beni di medici e personale sanitario: reclusione da uno a  cinque anni e multa fino a 10.000 euro e la pena è aumentata se il  fatto è commesso da più persone riunite.

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