Login con

Governo e Parlamento

02 Agosto 2024

Ddl sicurezza, stretta sulla cannabis light. Ecco cosa prevede la misura

L'emendamento approvato in commissione, che andrà in vigore solo dopo l'ok definitivo del provvedimento, propone di intervenire sulla legge a sostegno della filiera della canapa ad uso industriale, con quantità di Thc inferiore allo 0,2%


parlamento emiciclo

Arriva la stretta sulla cannabis light con l'approvazione in commissione alla Camera di un emendamento del governo al ddl sicurezza che attende ora il via libera definitivo della commissione per approdare in aula a settembre. Il provvedimento pone di intervenire sulla legge a sostegno della filiera della canapa ad uso industriale, con quantità di Thc inferiore allo 0,2%. Una misura rivendicata dalla maggioranza: "bene le norme per stroncarne il mercato", commenta l'azzurro Maurizio Gasparri.  Ma le opposizioni vanno all'attacco denunciando, tra l'altro, il pericolo per le aziende del settore. "Il governo Meloni - rimarca Riccardo Magi, segretario di +Europa - in preda alla furia ideologica, cancella una filiera tutta italiana, 11mila posti di lavoro. E pensano anche di aver fatto la lotta alla droga..." 

Obiettivi provvedimento
Il fine è quello di "evitare che l'assunzione di prodotti da infiorescenza della canapa possa favorire, attraverso alterazioni dello stato psicofisico del soggetto assuntore, comportamenti che mettano a rischio la sicurezza o l'incolumità pubblica o la sicurezza stradale". Si vieta, dunque, la coltivazione e la vendita delle infiorescenze, anche di cannabis a basso contenuto di Thc, per usi diversi da quelli espressamente indicati nella legge stessa, e quindi quelli industriali consentiti. Il commercio o la cessione di infiorescenze viene punito con le norme del Testo Unico sulle Sostanze Stupefacenti, parificando, dunque, la cannabis light a quella non light.

Le associazioni di categoria
I timori sulla norma sono anche quelli delle associazioni di categoria. Le misure vanno cambiate nel prosieguo dell'esame parlamentare chiede la Coldiretti perché così "si mette a rischio la sopravvivenza di un intero comparto impegnato in una coltivazione dove sono stati fatti investimenti significativi". Di fatto l'infiorescenza della canapa, precisa la Coldiretti, rappresenta una parte fondamentale del valore aggiunto della pianta, e vietarne la raccolta e l'essicazione rischia di far crollare un intero settore dove sono impegnati tanti giovani agricoltori. "L'Italia rischia di essere spazzata via da un mercato che a livello europeo è valutato dai maggiori analisti internazionali attorno ai 2,2 miliardi di euro e in Italia 190 milioni grazie all'emendamento alla legge sulla canapa industriale. E' quanto afferma in una nota il presidente di Federcanapa Beppe Croce: "Un provvedimento assurdo e irresponsabile che non demolisce solo il mercato della cannabis light, ma tutto il comparto industriale dei cosmetici, integratori, aromi, preparati erboristici derivabili dagli straordinari principi attivi non stupefacenti del fiore di canapa industriale (in cui il Thc è presente in quantità irrilevanti)". Croce spera che l’emendamento “non diventi legge. In caso contrario il governo Italiano si troverà a mal partito con la magistratura italiana ed europea e, beffa maggiore, non potrà impedire che il nostro mercato venga invaso da prodotti realizzati legittimamente in altri Paesi di Europa”. Anche Federica Baravalle di Assocanapa spiega come “sarebbero oltre 10.000 i lavoratori a rischio nel settore della canapa. Si tratta di quelli che lavorano per la produzione della canapa ludica, la light, quella per fumare. Mentre la stretta decisa in nottata non riguarda chi produce canapa industriale per, ad esempio, le costruzioni o la carta”. Parla di una "decisone assurda, un fulmine a ciel sereno. Noi lotteremo e faremo proposte concrete ma temiamo cadranno nel vuoto. Il settore va normato ma nel modo giusto".  "Se si ascoltano le associazioni che da anni lavorano nel settore, non solo noi, anche le altre, con buon senso si possono fare delle scelte condivise che non rovinano il settore ma stimolano lo sviluppo di tutte le filiere della canapa, non soltanto di quella sui fiori. Cercheremo molto di insistere su questo punto - conclude Baravalle - non bisogna scontrarsi con le istituzioni ma essere aperti a un dialogo di buonsenso e mediare. Non è impossibile, anzi è molto facile trovare una soluzione che sia chiara, corretta legale e giusta per tutti. Le istituzioni devono aprirsi al dialogo con chi lavora in questo campo". La partita, dunque, si riapre martedì quando le commissioni torneranno a riunirsi sul provvedimento e con un'ottantina di emendamenti da esaminare.

Anna Capasso

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Youtube! Seguici su Linkedin! Segui il nostro Podcast su Spotify!

Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

14/01/2025

Per affrontare con successo la transizione digitale, è indispensabile dotarsi di software gestionali in grado di supportare le nuove esigenze normative e operative. CGM XMEDICAL, soluzione avanzata...

14/01/2025

Nuove indicazioni per il farmaco Veoza, usato per il trattamento dei sintomi più comuni della menopausa, tra cui le vampate di calore

14/01/2025

Il gruppo farmaceutico britannico Gsk acquisirà l'azienda biofarmaceutica di Boston IDRx per 1,15 miliardi di dollari. L’acquisizione della biotech americana rientra nella strategia di espansione...

©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)

Top