Governo e Parlamento
12 Marzo 2024 "Nel 2023 sono state oltre 16mila le segnalazioni di aggressione agli operatori sanitari: episodi di violenza fisica, verbale e contro la proprietà. A segnalare sono state in prevalenza professioniste donne e la professione più colpita è quella degli infermieri". Sono i dati sottolineati dal ministro della Salute, Orazio Schillaci
"Nel 2023 sono state oltre 16mila le segnalazioni di aggressione agli operatori sanitari: episodi di violenza fisica, verbale e contro la proprietà. A segnalare sono state in prevalenza professioniste donne e la professione più colpita è quella degli infermieri". Sono i dati sottolineati dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, oggi a Roma all'evento organizzato per la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari. Nell'occasione è stato reso noto il monitoraggio dell'Osservatorio nazionale sulla sicurezza dei professionisti sanitari (Onseps), istituito presso il ministero della Salute. "Vogliamo che si recuperi un rapporto di alleanza tra cittadini e operatori sanitari: vogliamo che medici, infermieri, operatori sociosanitari non siano visti come nemici da aggredire, ma come professionisti che si prendono cura della salute dei cittadini - aggiunge Schillaci -. Questo è il messaggio che lanciamo con forza”.
“L'impegno all'educazione e la prevenzione contro la violenza richiede uno sforzo costante e comune, a ogni livello, e so di poter contare sul supporto di tutte le realtà che sono ben rappresentante nell'Osservatorio Nazionale sulla sicurezza degli esercenti, le professioni sanitarie e sociosanitarie. Lo dobbiamo – continua - a tutti i nostri operatori sanitari e sociosanitari che ringrazio per il prezioso lavoro che svolgono ogni giorno per la tutela della salute di tutti noi". La Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza degli operatori sanitari e socio-sanitari è "una ricorrenza che ha una valenza significativa ma che non esaurisce la nostra attenzione alla sicurezza di medici, infermieri e operatori sociosanitari che dobbiamo avere quotidianamente. Perché abbiamo il dovere di fare in modo che quanti si prendono cura di noi, della nostra salute, lavorino senza dover temere per la propria incolumità". Lo dice il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenendo alla giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari. "È ancora vivo - prosegue - lo sgomento per l'uccisione quasi un anno fa della psichiatra Barbara Capovani. E purtroppo non è la sola ad aver perso la vita. Ogni volta che un professionista sanitario perde la vita sentiamo un senso di sconfitta che non vogliamo e non possiamo permetterci. I numeri raccontano storie di donne e uomini che hanno subito aggressioni, fisiche o verbali, che comportano sofferenza, paura di tornare al lavoro, ricadute emotive e psicologiche. E nei casi più tragici lutti e dolore per le famiglie".
"La sicurezza di chi lavora in sanità è stata da subito per me una priorità - aggiunge il ministro -. Per questo siamo intervenuti concretamente, già lo scorso anno, con norme a tutela degli operatori sanitari: abbiamo introdotto la procedibilità d'ufficio per chi aggredisce un operatore sanitario, inasprito le pene per gli aggressori e potenziato, insieme al Ministro Piantedosi, i presidi di polizia negli ospedali". "L'Osservatorio - prosegue - ha fornito specifiche proposte per l'aggiornamento della Raccomandazione n. 8 del 2007 per prevenire gli atti di violenza contro gli operatori sanitari. Nel corso di quest'anno, inoltre, partiranno attività formative rivolte agli operatori sanitari secondo i requisiti minimi standard che l'Osservatorio ha definito insieme ai rappresentanti di Agenas. La formazione, infatti, è essenziale per dare ai professionisti sanitari gli strumenti utili a prevenire e gestire il fenomeno della violenza. Così come è fondamentale informare e sensibilizzare i cittadini. L'aspetto culturale è cruciale e per questo abbiamo lanciato un'attività di sensibilizzazione, in collaborazione con le federazioni e gli ordini professionali".
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