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21 Settembre 2023

Alzheimer, intergruppo parlamentare: rifinanziare il fondo per la malattia

Piazza Madama e Piazza Montecitorio, il Ministero della Salute e l’istituto Superiore di Sanità, oggi, per la giornata mondiale dell’Alzheimer, verranno illuminati di viola, il colore del non ti scordar di me, il fiore simbolo della malattia. L’iniziativa è stata lanciata da Beatrice Lorenzin e Annamaria Patriarca, presidenti dell’intergruppo parlamentare


Alzheimer, intergruppo parlamentare: rifinanziare il fondo per la malattia

Piazza Madama e Piazza Montecitorio, il Ministero della Salute e l’istituto Superiore di Sanità, oggi, per la giornata mondiale dell’Alzheimer, verranno illuminati di viola, il colore del non ti scordar di me, il fiore simbolo della malattia. L’iniziativa è stata lanciata da Beatrice Lorenzin e Annamaria Patriarca, presidenti dell’intergruppo parlamentare Alzheimer e Neuroscienze, in occasione del 21 settembre, la Giornata mondiale della malattia, istituita nel 1994 dall’Organizzazione mondiale della sanità e dall’Alzheimer’s disease international. Hanno aderito all’iniziativa anche le Regioni e gli IRCCS appartenenti alla rete RIN, delle neuroscienze e della neuroriabilitazione.
La malattia di Alzheimer è la più comune forma di demenza. Colpisce soprattutto le donne. Insorge più frequentemente dopo i 65 anni, provocando un progressivo decadimento delle funzioni cognitive, a cominciare dalla memoria.
Nel mondo, secondo i dati dell’OMS, oltre 55 milioni di persone convivono con la demenza, una delle principali cause di disabilità e non autosufficienza tra le persone anziane. Un dato importante, ancora più eclatante in quanto cresce su base giornaliera, con previsioni che raggiungono i 78 milioni entro il 2030. L'OMS stima che la malattia di Alzheimer e le altre demenze rappresentino la settima causa di morte nel mondo. In Italia, secondo stime dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), circa un milione e 100 mila persone soffrono di demenza. Oltre 600 mila sono malati di Alzheimer. Ma oggi la ricerca apre nuove speranze, se non di cura, di rallentamento della progressione della malattia.
“Siamo in una fase storica in cui, pur non conoscendo ancora i meccanismi della malattia, si stanno affacciando nuove terapie farmacologiche – ha sottolineato ieri Raffaele Lodi, direttore dell’IRCCS Istituto Scienze Neurologiche di Bologna, coordinatore della rete IRCCS delle neuroscienze e della neuroriabilitazione, intervenuto ieri alla conferenza stampa organizzata dall’Intergruppo parlamentare per presentare le iniziative di sensibilizzazione nei confronti dell’ Alzheimer - All’interno degli Istituti neurologici IRCCS, da anni stiamo lavorando su due ambiti. Il primo, quello di contribuire a diffondere le conoscenze sulla malattia. Se conosci il meccanismo della malattia, riesci ad aggredirla con il corretto target farmacologico. Dall’altro stiamo utilizzando i dati che abbiamo raccolto per stratificare in maniera corretta i pazienti, ogni paziente, infatti, può rappresentare caratteristiche specifiche della malattia. Vogliamo migliorare la cura di questi pazienti. Lo facciamo con un lavoro capillare che è incentrato sull’armonizzazione di protocolli clinici nei diversi centri. Obiettivo – ha spiegato il Professor Lodi - è identificare i pazienti nelle fasi più precoci della malattia, addirittura in una fase presintomatica. Solo una diagnosi precoce permette il successo in termini di rallentamento nella progressione dell’Alzheimer”.



“Come intergruppo abbiamo l’obiettivo di aiutare la costruzione di un’azione mirata nei confronti della malattia – ha annunciato la senatrice Lorenzin - Nel caso dell’Alzheimer è necessario realizzare la rete degli interceptor, ovvero della diagnosi precoce, in vista anche dei farmaci che stanno mostrando la loro efficacia, ma anche dei nuovi farmaci in arrivo. Tra gli obiettivi che ci siamo prefissati, come intergruppo parlamentare, c’è la presa in carico del paziente e il rifinanziamento del fondo per l’Alzheimer di 15 milioni di euro”.



“L’illuminazione di viola dei palazzi istituzionali nasce dalla volontà di accendere una luce su questa malattia, invalidante per i pazienti e condizionante per tutte le famiglie e i caregiver – ha detto nel suo intervento l’onorevole Patriarca - Vogliamo attirare l’attenzione su questa malattia perché c’è una speranza che arriva dalla ricerca di un farmaco che può aiutare nella gestione dell’ Alzheimer, e dobbiamo essere pronti come sistema sanitario nazionale per permettere una omogeneità di accesso alla cura. Siamo alla vigilia del bilancio – ha poi aggiunto la Patriarca -, come integruppo parlamentare faremo una battaglia per rifinanziare il fondo per l’Alzheimer”



Francesca Malandrucco

TAG: SANITà GOVERNO

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