Governo e Parlamento
27 Luglio 2023 L'Aula della Camera dei deputati si appresta a esaminare la proposta di legge sull'oblio oncologico che arriva dalla Commissione XII Affari sociali e salute. Lo comunica in una nota Ugo Cappellacci, presidente della commissione
"L'Aula della Camera dei deputati si appresta a esaminare la proposta di legge sull'oblio oncologico che arriva dalla Commissione XII" Affari sociali e salute. Lo comunica in una nota Ugo Cappellacci, presidente della commissione. "Questa - commenta - è una legge che restituisce speranza e libertà a milioni di italiani. Speranza perché le persone che provano sulle proprie spalle la lotta contro il cancro possono contare su norme che guardano al futuro; libertà perché le disposizioni contenute fanno seguire alla guarigione una rinascita sociale, rimuovendo gli ostacoli odiosi che limitano la possibilità di stipulare un'assicurazione, contrarre un mutuo, adottare un figlio a condizioni pari con gli altri concittadini e senza ulteriori oneri".
"Questa è la 'cura giuridica' che va ad aggiungersi a quella sanitaria e che restituisce piena effettività ai diritti della persona", sottolinea Cappellacci. La Pdl, rimarca, "va in Aula con un consenso forte di tutta la commissione, che è frutto di quel 'coraggio del dialogo' e del confronto grazie al quale intorno ai temi cruciali per la vita delle persone si può raggiungere un incontro delle rispettive volontà. Di questo va dato atto e merito alle relatrici del provvedimento, le deputate Marrocco e Boschi, e a tutti i componenti della commissione".
"In Italia - si ricorda nella nota - sono 3,6 milioni i cittadini che si sono visti diagnosticare il cancro. Il 27% di questi, circa un milione di persone, può essere considerato guarito perché si è lasciato la malattia alle spalle e non necessita di ulteriori terapie. Purtroppo, tuttavia, allo stato attuale alla guarigione clinica non corrisponde sempre quella sociale". È dunque "necessario adottare una normativa che consenta un reale ritorno alla vita a tutti coloro che hanno ricevuto una diagnosi di cancro e sono guariti; norme che consentano a queste persone di poter godere dei diritti fondamentali esattamente alla pari delle persone sane".
"Da tempo ormai - si legge ancora - svariati soggetti interessati, quali esperti di oncologia, la Rete oncologica dei pazienti Italia (Ropi) e molte altre associazioni, sottopongono all'attenzione della comunità scientifica e della politica del nostro Paese la problematica del diritto all'oblio per i pazienti oncologici. Dopo la Francia e il Portogallo anche altri Paesi, quali il Belgio, il Lussemburgo, i Paesi Bassi e più recentemente anche la Spagna, hanno disciplinato il fenomeno, mentre in altri Paesi la problematica è attualmente oggetto del dibattito pubblico". Ora, "dopo Francia e Spagna - evidenzia Cappellacci - l'Italia è tra i maggiori Paesi Ue a disciplinare il fenomeno".
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