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Oncologia

04 Luglio 2025

Tumore delle vie biliari HER2-positivo: nuova approvazione per anticorpo bispecifico

La Commissione Europea ha concesso l'autorizzazione all'immissione in commercio per Ziihera® (zanidatamab), come monoterapia per il trattamento del tumore delle vie biliari. L’approvazione di zanidatamab si basa sui dati dello studio di Fase 2b HERIZON-BTC-01 che ha dimostrato un aumento della sopravvivenza e una diminuzione della mortalità


fegato (1)

La Commissione Europea (CE) ha concesso l'autorizzazione condizionata all'immissione in commercio per Ziihera® (zanidatamab), come monoterapia per il trattamento di adulti con tumore delle vie biliari (BTC) HER2-positivo (IHC 3+), localmente avanzato non operabile o metastatico, precedentemente trattati con almeno una linea di terapia sistemica.
L'autorizzazione della Commissione Europea si estende a tutti gli Stati membri dell'Unione Europea, nonché a Islanda, Norvegia e Liechtenstein.

I tumori delle vie biliari, che comprendono il carcinoma della colecisti e il colangiocarcinoma intraepatico ed extraepatico, sono tumori epiteliali rari e aggressivi spesso associati a una prognosi sfavorevole. Sebbene rappresentino meno dell’1% di tutti i tumori umani, il colangiocarcinoma è il secondo tumore primitivo del fegato più comune dopo il carcinoma epatocellulare e costituisce circa il 10-15% di tutti i tumori epatici.

Negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone, si stima che ogni anno circa 12.000 persone vengano diagnosticate con BTC HER2-positivo. Poiché i sintomi iniziali sono spesso vaghi o aspecifici, la maggior parte dei BTC viene diagnosticata in uno stadio avanzato, quando la chirurgia curativa non è più un’opzione. Sebbene la chemioterapia e, più recentemente, le combinazioni basate sull’immunoterapia siano utilizzate in prima linea, la mortalità globale per BTC è aumentata negli ultimi decenni. 

Ziihera, prodotto da Jazz Pharmaceuticals plc, è un anticorpo bispecifico a doppio bersaglio HER2 che si lega simultaneamente ai domini extracellulari 2 e 4 su monomeri HER2 separati. Il legame di zanidatamab con HER2 porta all'internalizzazione del recettore, con conseguente riduzione della sua presenza sulla superficie cellulare. Zanidatamab induce citotossicità dipendente dal complemento), citotossicità cellulare anticorpo-dipendente e fagocitosi anticorpo-dipendente. Questi meccanismi portano all'inibizione della crescita tumorale e alla morte delle cellule tumorali. 

La decisione della Commissione Europea si basa sui dati dello studio di Fase 2b HERIZON-BTC-01, che ha valutato Ziihera in pazienti con BTC HER2-positivo precedentemente trattato, non resecabile, localmente avanzato o metastatico. Lo studio ha raggiunto il suo endpoint primario, ossia il tasso di risposta obiettiva confermata (cORR). Dopo un follow-up mediano di 21,9 mesi, zanidatamab ha mostrato una cORR del 41,3%, includendo due risposte complete.
Le reazioni avverse più comuni in questa popolazione sono state: diarrea (46%), reazioni correlate all'infusione (33,3%), dolore addominale (26,4%), anemia (25,3%) e affaticamento (24,1%). Reazioni avverse gravi si sono verificate nel 16,1% dei pazienti. Le reazioni avverse gravi più frequenti sono state diarrea (2,3%), affaticamento (2,3%) e aumento dell’alanina aminotransferasi (2,3%).

La dose raccomandata di Ziihera è di 20 mg/kg, somministrata tramite infusione endovenosa ogni due settimane fino a progressione della malattia o tossicità non tollerabile.
Ziihera, che ha ricevuto la designazione di Farmaco Orfano dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), è la prima terapia mirata contro HER2 ad aver ricevuto un’autorizzazione condizionata per il trattamento del BTC HER2-positivo nell’Unione Europea (UE). Il mantenimento dell’autorizzazione per questa indicazione è subordinato alla verifica e alla dimostrazione del beneficio clinico nello studio di Fase 3 HERIZON-BTC-302 in corso, che sta valutando zanidatamab in combinazione con la terapia standard rispetto alla sola terapia standard come prima linea per pazienti con BTC HER2-positivo.

Questa approvazione rappresenta un passo importante per i pazienti con BTC HER2-positivo in fase avanzata,” ha concluso Stefania Cercone, Country Medical Director di Jazz Pharmaceuticals Italia.
La decisione della Commissione Europea conferma il valore dei risultati dello studio HERIZON-BTC-01 per una patologia, quale i tumori gastrointestinali rari, che necessita di nuove opzioni terapeutiche. Questo traguardo rafforza il nostro impegno nello sviluppo di terapie guidate da biomarcatori, capaci di rispondere a bisogni clinici insoddisfatti e di contribuire concretamente al miglioramento della vita dei pazienti.”

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