Antibiotici
22 Novembre 2024L'antimicrobico-resistenza è un'emergenza globale che riguarda tutti, medici e cittadini. A livello globale si stimano 5 milioni di morti all'anno, destinate a crescere fino a quasi 40 milioni entro il 2050 in assenza di misure adeguate
"L'antimicrobico-resistenza è un'emergenza globale che riguarda tutti, medici e cittadini. A livello globale si stimano 5 milioni di morti all'anno, destinate a crescere fino a quasi 40 milioni entro il 2050 in assenza di misure adeguate: rischia di diventare la prima causa di morte nel mondo". Così l'infettivologo Matteo Bassetti, presidente della Società italiana di terapia antinfettiva (Sita), durante il 14° Congresso Sita a Genova in occasione della Settimana mondiale per l'uso consapevole degli antimicrobici (18-24 novembre). Per Bassetti "c'è urgente bisogno di antibiotici contro i batteri resistenti, ed è indispensabile un maggiore investimento in sviluppo e innovazione, oltre a un approccio più efficace alla rimborsabilità dei nuovi antibiotici, specialmente in Italia". Gli ultimi dati Aifa confermano il nostro Paese 'maglia nera' in Europa: oltre 12mila decessi da infezioni da batteri resistenti, antibiotici somministrati al 44,7% dei degenti rispetto alla media europea del 33,7%. L'intelligenza artificiale potrebbe contribuire in maniera concreta alla scoperta di potenziali nuovi farmaci per fronteggiare il fenomeno della Amr, diventando uno strumento a supporto del clinico nel processo decisionale di scelta della terapia. Temi al centro della tavola rotonda istituzionale con la partecipazione del ministro della Salute Orazio Schillaci e dell'ex ministra Lorenzin, oltre a medici, prescrittori, rappresentanti delle autorità regolatorie come Aifa, esponenti dell'industria farmaceutica, politici, giornalisti e volontari. Uno dei temi toccati durante il Congresso l'infezione da Sars-Cov-2, con dibattiti sulle recenti novità riguardanti la gestione dei soggetti immunodepressi e il futuro terapeutico dell'infezione. Ma anche l'infezione da Hiv, che negli anni ha subito cambiamenti significativi grazie all'evoluzione della terapia Art ma che, sottolineano i clinici, ancora causa un'alta vulnerabilità. Le infezioni opportunistiche, infatti, continuano a rappresentare un'importante causa di morbilità e mortalità. Altro argomento centrale del programma la gestione delle infezioni nel paziente trapiantato e sottoposto a terapie cellulari, le cui complicanze infettive continuano ad essere una importante limitazione al completo successo dell'intervento.
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