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07 Agosto 2023Dal 2000 al 2022, oltre 15.400 sperimentazioni cliniche sono state avviate in Italia, con un picco di 818 nel 2021 anche grazie ai tanti trial sul Sars-Cov-2
Dal 2000 al 2022, oltre 15.400 sperimentazioni cliniche sono state avviate in Italia, con un picco di 818 nel 2021 anche grazie ai tanti trial sul Sars-Cov-2. A condizionare l'andamento dei trial negli ultimi anni è stata la pandemia, che ha visto concentrare gli sforzi della ricerca contro il Covid, con ben 107 studi autorizzati dal 2020 al 2022. A indicarlo è il ventesimo 'Rapporto sulla sperimentazione clinica dei medicinali in Italia 2023' pubblicato dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa).
Il livello degli studi autorizzati nel 2020 e nel 2022, rispettivamente 683 e 663, è stato in linea con il decennio precedente; nel mezzo, invece, si osserva il picco degli 818 nel 2021, anno in cui si sono parzialmente recuperate le sperimentazioni programmate nel 2020 ma non avviate a causa della pandemia. "Il dato del 2021 è ancora più significativo, perché segna un ritorno del volume della ricerca a livelli che non si registravano da oltre 10 anni", scrive Aifa. Nel 2022, infine, si ristabilisce il livello medio degli studi autorizzati
e avviati nel decennio precedente. L'area dei tumori si conferma quella con più sperimentazioni autorizzate, circa il 40% del totale. Dopo una riduzione per i problemi di natura organizzativa dovuti alla pandemia, le sperimentazioni su farmaci per le malattie rare sono ritornate alla quota fisiologica intorno al 40%.
Gli studi dell'area virale e delle malattie delle vie respiratorie esprimono l'aumento dovuto alla presentazione degli studi sul Sars-Cov-2. Nel triennio sono state 107 le sperimentazioni autorizzate per testare efficacia e sicurezza
dei farmaci contro il Covid, la prima fu il 9 marzo 2020 su remdesivir, e nel corso dei tre anni ne sono succedute su moltissimi farmaci, di origine chimica o biologica, come vaccini e monoclonali ma anche antivirali, eparina, vitamina D, plasma e cortisonici. Tra i promotori pubblici, spicca al primo posto, con 6 trial avviati, l'Istituto Malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, seguito dall'Azienda ospedaliero-universitaria di Modena.
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