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27 Novembre 2025Nel rapporto Agenas, 41 Asl superano i 20 minuti per l’arrivo dei soccorsi, rispetto allo standard di 18. Peggior dato a Vibo Valentia con 35 minuti

Nel nuovo rapporto del Sistema nazionale di valutazione delle performance delle aziende sanitarie e ospedaliere, Agenas rileva tempi di intervento dell’emergenza-urgenza superiori agli standard in numerose aree del Paese. In 41 Asl su 110, l’arrivo dell’ambulanza supera i 20 minuti, rispetto al target nazionale di 18 minuti. La situazione più critica riguarda la Asl di Vibo Valentia, con una media di 35 minuti, mentre altre aziende calabresi superano i 30 minuti. Tra le realtà più rapide emerge la Giuliano Isontina (Trieste e Gorizia), con 12 minuti, seguita da Piacenza, Chiavari, Reggio Emilia, Parma e Genova, tutte con 13 minuti.
Agenas registra anche differenze nei pronto soccorso, dove la permanenza oltre 8 ore supera un paziente su cinque al Policlinico di Tor Vergata e al Sant’Andrea di Roma, oltre che all’Aou di Cagliari. Gli accessi inappropriati per pazienti over settantacinque raggiungono un caso su quattro nell’Azienda delle Dolomiti, nell’Ulss Polesana e nell’Azienda Scaligera. Tra le strutture più efficienti figurano il San Carlo di Potenza, il Dulbecco di Catanzaro e Perugia.
Nella sezione dedicata agli screening oncologici, l’Asl di Asti guida lo screening della mammella con 82,5%, seguita da Ferrara e Trento. I valori più bassi si osservano a Bari, Catanzaro e Cosenza. Per lo screening della cervice risultano in testa Imola, Modena e Brianza; per il colon primeggiano Aosta, Polesana e Alessandria. I maggiori incrementi rispetto all’anno precedente riguardano l’Asl di Novara (+27,3%), l’Ats Val Padana (+23,1%), l’Asl di Bari (+16,7%) e l’Ats Brescia (+14,3%).
Sull’assistenza domiciliare (Adi), i tassi più elevati si registrano nell’Ulss Polesana, nell’Asl Molise e nell’Asl di Teramo, mentre Catanzaro, Gallura e Bari presentano valori inferiori agli standard. Per la chirurgia programmata, gli interventi di protesi d’anca entro centottanta giorni superano il 94% al San Giovanni di Roma, agli Spedali Civili di Brescia e all’Aou di Padova; percentuali più basse riguardano Catanzaro, Cagliari e Brotzu.
Per la chirurgia oncologica, gli interventi alla mammella entro trenta giorni risultano più tempestivi nell’Ao Pisana, a Modena e a Verona, mentre ritardi significativi emergono al Brotzu, a Cagliari e a Perugia, con valori inferiori al 20%. Per i tumori del colon le performance migliori appartengono a Brescia, Padova e San Gerardo; dati inferiori si osservano al Papardo, al Dulbecco e al Cannizzaro di Catania.
Secondo Agenas, il quadro complessivo mostra un territorio in recupero, sostenuto dagli investimenti del PNRR e dall’applicazione del DM 77, mentre gli ospedali evidenziano difficoltà persistenti nell’accessibilità e nei tempi di attesa, con differenze marcate tra le aziende del Servizio sanitario nazionale.
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