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12 Settembre 2024L’evento organizzato da PHSE e PHD Lifescience ha esplorato il ruolo della digitalizzazione e il potenziale delle nuove tecnologie nel rivoluzionare il futuro della sanità, a partire dall’integrazione ospedale-territorio-paziente
Esperti, rappresentanti di aziende farmaceutiche e dirigenti ospedalieri si sono confrontati al Centro Congressi Humanitas sulle sfide e sulle opportunità per migliorare la gestione della farmaceutica ospedaliera e i servizi di assistenza ai pazienti. L'occasione è stata offerta da Hospital & Patient Care – Tra Innovazione e Integrazione, un evento organizzato da PHSE e PHD Lifescience in collaborazione con Humanitas Research Hospital, incentrato sulla digitalizzazione e sulle nuove tecnologie che stanno innovando il settore sanitario.
Tonia Cartolano, giornalista di Sky Tg24 che ha moderato l’evento, ha aperto il dibattito insieme a Victor Savevski, Chief Innovation Officer di Humanitas, sottolineando la necessità di integrare nuove tecnologie per innovare le organizzazioni sanitarie, così da rispondere a un contesto in continua evoluzione.
Il Sistema Sanitario Nazionale (Ssn), infatti, sta vivendo un profondo cambiamento: digitalizzazione, telemedicina e modelli organizzativi avanzati devono diventare i pilastri per garantire un servizio più efficiente e sostenibile. Tutto ciò deve avvenire in un contesto che favorisca sempre più le sinergie tra pubblico e privato, aprendo la strada a nuove collaborazioni con l’industria farmaceutica e dei dispositivi medici.
La prima tavola rotonda, intitolata L’Ospedale del futuro: nuovi modelli organizzativi e ruolo della tecnologia digitale nella gestione della farmaceutica ospedaliera per migliorare i processi e l’aderenza terapeutica, ha visto protagonisti Matteo Giovanni Della Porta, Head of Leukemia Unit – Cancer Center di Humanitas Research Ospital, Damiano Greco, Logistics Operations Country Lead di MSD, Pierluigi Petrone, Presidente di Assoram e Vicepresidente di Farmindustria, Fausto Bartolini, Direttore del Dipartimento Assistenza Farmaceutica dell’USL UMBRIA 2, nonché Coordinatore della Cabina di Regia Regione Umbria della Governance Farmaceutica e nuovamente Victor Savevski di Humanitas.
Il dibattito si è concentrato sul potenziale della digitalizzazione per trasformare l’organizzazione ospedaliera. Le nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale (AI) e l’adozione di modelli di medicina predittiva e di prossimità, sono solo alcuni degli elementi chiave per migliorare i processi e l’aderenza terapeutica. Servono dei modelli organizzativi che coniughino l’alta specializzazione ospedaliera con un’assistenza territoriale sempre più vicina ai pazienti, favorendo così la sostenibilità, l’efficacia e l’efficienza del sistema sanitario.
La seconda tavola rotonda, dal titolo Le sfide delle aziende tra ricerca, innovazione, sostenibilità e centralità del paziente, ha visto la partecipazione di Beatrice Salvatori, Scientist & Project Manager di Negedia, Marco Gorini, Project Head Digital Health Innovation di AstraZeneca, Danilo De Spirito, Market Innovation Access & Regulatory Head di Bayer, Annalisa Scopinaro, Presidente di UNIAMO, Federazione Italiana Malattie Rare, e Tiziana Mele, Managing Director di Lundbeck.
Qui il tema chiave di tutti gli interventi è stato la centralità del paziente, che oggi deve rappresentare un elemento fondamentale per le strategie delle aziende farmaceutiche. Una delle sfide principali, per tutti gli attori della filiera, è semplificare il percorso di cura attraverso l’innovazione (es. Next Generation Sequencing) e la collaborazione tra pubblico e privato, senza tralasciare la comprensione delle esigenze del paziente per migliorare l’accesso alle terapie.
A conclusione dell’evento, Gianluca Meneguzzi, Sales & BD Director di PHSE, e Gianni Belletti, Country Manager di PHD Lifescience, hanno portato la loro visione sul futuro della sanità.
PHSE, leader nel trasporto e nella distribuzione healthcare a temperatura controllata, ha evidenziato il ruolo strategico della logistica nel garantire al canale ospedaliero e a quello domiciliare la continuità delle terapie e l’accesso ai farmaci, presentando i nuovi investimenti aziendali effettuati per potenziare i servizi offerti.
PHD Lifescience, provider di soluzioni healthcare a supporto di personale sanitario e pazienti affetti da patologie croniche, ha invece sottolineato come i loro programmi di supporto e i servizi di consulenza che offrono stiano già contribuendo a facilitare l’adozione e la gestione di terapie innovative e a migliorare l’esperienza del paziente lungo tutto il suo percorso di cura.
Hospital & Patient Care ha mostrato che la strada verso una sanità sempre più innovativa e integrata è già stata tracciata. La collaborazione tra pubblico, privato e pazienti sarà una delle chiavi per costruire un futuro in cui la tecnologia diventerà un prezioso alleato per migliorare la qualità delle cure e della vita dei pazienti.
TAG: CURE DI PROSSIMITà, DIGITALIZZAZIONE, MEDICINA TERRITORIALE, OSPEDALISe l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
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