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04 Dicembre 2025L’intesa tra Angelini Ventures e BEI si iscrive nella strategia dell’Unione Europea finalizzata a sostenere lo sviluppo delle aziende innovative del Vecchio Continente

La Banca europea per gli investimenti (BEI) e Angelini Ventures, il corporate venture capital di Angelini Industries, hanno firmato un accordo per cofinanziare con 150 milioni di euro le startup europee nelle aree della biotecnologia e della sanità digitale. Si tratta della prima intesa che la BEI sigla con un corporate venture capital in Europa nell’area dell’healthcare e prevede che Angelini Ventures e BEI investano 75 milioni ciascuno nei prossimi sei anni.
Sulla base dell’accordo sottoscritto, la BEI e Angelini Ventures prevedono di co-investire complessivamente in 7-10 startup europee che sviluppano soluzioni innovative particolarmente adatte al lancio sul mercato, per esempio, in ambiti come le biotecnologie, la tecnologia medicale e la salute digitale.
L’iniziativa, presentata nella sede di Angelini Ventures a Roma, è allineata a TechEU, il programma di investimenti lanciato dal Gruppo BEI per rafforzare la crescita dell’innovazione e della leadership tecnologica in Europa. Tramite TechEU, il Gruppo BEI punta a investire 70 miliardi di euro in equity, quasi-equity, prestiti e garanzie nel triennio 2025-2027, con l’obiettivo di mobilitare 250 miliardi di euro di investimenti nell’economia reale. L’accordo rafforza inoltre il ruolo nel settore di Angelini Ventures che ha già investito 125 milioni di euro in 22 startup.
“L’accordo con BEI” spiega Paolo Di Giorgio, CEO di Angelini Ventures “costituisce un tassello chiave nel percorso di rafforzamento della nostra presenza internazionale e della nostra visione globale. Si tratta di una linea di sviluppo essenziale per accelerare l’accesso al mercato di talenti e progetti innovativi, facilitando collaborazioni strategiche in campo sanitario e offrendo opportunità di scaling per investimenti e partner. Questi elementi sono fondamentali per accelerare la crescita e creare valore nel settore delle scienze della vita, delle biotecnologie e della sanità digitale, favorendo l’innovazione, la competitività e l’impatto sociale e valorizzando la creatività made in Europe a livello internazionale”. Un mercato, quello italiano relativo al venture capital, in cui i settori principali sono rappresentati dal DeepTech, dal Software e dal Life science, settore in cui, in Italia nel 2024 il totale investito è stato di 300 milioni di euro e i round complessivi sono stati 62 e proprio un investimento co-guidato da Angelini Ventures, quello da 12 milioni di euro in Serenis, rappresenta il deal principale nel settore Life Sciences (e tra i primi cinque in generale) relativo al terzo trimestre 2025.
Come primo passo della nuova partnership, Angelini Ventures e la BEI intendono co-investire nel secondo round di finanziamento in Adcytherix, società biofarmaceutica francese che sviluppa ADC (Antibody-Drug Conjugates), farmaci oncologici innovativi, con l’accordo di investimento attualmente in fase di finalizzazione.
La collaborazione del Gruppo BEI con società di corporate venture capital contribuisce a facilitare l’identificazione e il finanziamento di realtà innovative, con la possibilità di accelerare crescita, scalabilità e competitività delle start up europee, grazie a una maggiore disponibilità di capitale. Ulteriore obiettivo è quello di stimolare anche un eventuale mercato IPO europeo, che contribuisca ad alimentare una maggiore rilevanza industriale delle borse europee, con un aumento della capacità di mantenere il valore generato nell’ambito del Vecchio continente.
In Italia il totale investito nell’ambito del venture capital nel 2024 è stato pari a 1,5 miliardi di euro in 417 round, in crescita del 31% rispetto al 2023. “Con iniziative come questa, rafforziamo la capacità del nostro continente di guidare l’innovazione tecnologica e di generare benefici concreti per cittadini, pazienti e imprese,” conclude Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della BEI. “Investire nelle biotecnologie e nella sanità digitale è fondamentale perché consente di accelerare la ricerca, migliorare la qualità delle cure e sostenere la crescita di imprese capaci di portare sul mercato soluzioni all’avanguardia”.
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