Pharma
15 Ottobre 2025La società farmaceutica AbbVie ha annunciato l’acquisizione di un farmaco sperimentale contro la depressione. L’accordo rafforza la presenza di AbbVie nel settore delle terapie per la salute mentale
La società farmaceutica AbbVie ha annunciato l’acquisizione di un farmaco sperimentale contro la depressione sviluppato dalla biotech statunitense Gilgamesh Pharmaceuticals, per un valore complessivo fino a 1,2 miliardi di dollari.
Il candidato, denominato bretisilocin, agisce sul recettore della serotonina 5-HT2A, lo stesso target molecolare della psilocibina e dell’LSD, ma sarebbe in grado di produrre effetti psicotropi di durata più breve mantenendo benefici antidepressivi prolungati.
L’operazione segna l’ingresso di AbbVie nel mercato emergente delle terapie psichedeliche, un segmento stimato in circa 50 miliardi di dollari a livello globale. Secondo gli analisti, l’acquisizione rappresenta un passo rilevante, poiché le grandi aziende farmaceutiche si sono finora mostrate caute in questo ambito, in parte per le incertezze regolatorie e per la necessità di definire nuovi standard di sicurezza e somministrazione.
Le due società avevano già avviato nel 2024 una collaborazione strategica per lo sviluppo di trattamenti innovativi nei disturbi psichiatrici, che prevedeva fino a 1,95 miliardi di dollari in pagamenti legati al raggiungimento di traguardi di sviluppo.
Oltre alla depressione, Gilgamesh è impegnata nella ricerca di composti per l’ansia e il disturbo da stress post-traumatico (PTSD), con l’obiettivo di identificare molecole psichedelico-simili ma con profili farmacologici controllabili.
Il nuovo farmaco sarà ora sviluppato da AbbVie in studi clinici di fase avanzata, con l’intento di valutarne efficacia e sicurezza rispetto ai trattamenti antidepressivi attuali.
L’accordo prevede un pagamento iniziale e compensi successivi condizionati ai risultati delle sperimentazioni e all’approvazione regolatoria.
Per AbbVie, l’acquisizione rappresenta anche una strategia di consolidamento nel proprio portafoglio neurologico e psichiatrico, dopo l’interruzione, nel 2024, di uno studio su un farmaco sperimentale per la schizofrenia sviluppato da Cerevel Therapeutics, società acquisita l’anno precedente.
Cristoforo Zervos
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