Intervista
06 Febbraio 2023 Per la prima volta una donna a capo della Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI). Roberta Siliquini, già presidente del Consiglio Superiore di Sanità nel 2014-2018 e dal 2016 componente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della vita presso la Presidenza del Consiglio, in un’intervista a Sanità33, ha sottolineato i vari focus del suo mandato
Per la prima volta una donna a capo della Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI). Roberta Siliquini, già presidente del Consiglio Superiore di Sanità nel 2014-2018 e dal 2016 componente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della vita presso la Presidenza del Consiglio, è stata eletta presidente della Siti, subentrando ad Antonio Ferro. Siliquini, in un’intervista a Sanità33, ha sottolineato i vari focus del suo mandato: prevenzione ed educazione. “L’obiettivo che si propone la società è riportare come priorità del Paese la prevenzione, bisogna promuovere, inoltre, il progresso scientifico e culturale nel campo dell’Igiene, della sanità pubblica e dell’organizzazione dei servizi sanitari”, ha sottolineato.
Tra le attuali criticità del nostro Servizio sanitario nazionale, secondo Siliquini, c’è: “Il sottofinanziamento sia in termini di risorse economiche ma anche in termini di carenza di personale sanitario, siamo in un periodo in cui le mancanze del nostro servizio sanitario nazionale si rendono sempre più evidenti. Certamente la pandemia ha in qualche modo innescato un processo che non avrebbe tardato ad arrivare, ma ormai non siamo più in grado di garantire quel sistema di cure universalistico ed equo che il nostro servizio sanitario nazionale impone, a partire dalla legge di istituzione del 1978”.
La presidente della Siti si sofferma, poi, sulle “grandissime differenze regionali” in Italia in tema di salute. È necessario in questo momento dare un giro di vite alla qualità del nostro Servizio sanitario nazionale, pena un aumento delle disuguaglianze di salute nel nostro Paese”. Siliquini, a nome della società che presiede, propone di “supportare le Istituzioni nella scelta e nell’applicazione delle migliori strategie di sanità pubblica rivolte al benessere della popolazione, anche in un’ottica One Health”.
da anni ormai la "politica" sanitarie pone come obbiettivo primario la "prevenzione" : se i risultati sono questi: cioè come se la prevemzione avesse già dato in pieno i suoi effetti. beh torniamocene alla medicina curativa e riserviamo la prevenzione buone campagne vaccinali
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