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16 Dicembre 2025

Farmacia servizi, il ddl Bilancio la rende strutturale. Fimmg, Fnob e Federfarma: integrazione nel SSN

Il ddl Bilancio 2026 stabilizza i nuovi servizi in farmacia, integrandoli nel Servizio sanitario nazionale


insegna per farmacia

Il ddl Bilancio 2026 rende strutturali i nuovi servizi in farmacia, integrandoli stabilmente nel Servizio sanitario nazionale e riconoscendo le farmacie pubbliche e private convenzionate come strutture eroganti prestazioni sanitarie e sociosanitarie ai sensi del Dpcm 12 gennaio 2017. La previsione normativa incassa l’apprezzamento di FIMMG, FNOB e Federfarma, che sottolineano, in una nota congiunta, il valore della collaborazione tra professionisti sanitari e strutture territoriali.

La misura si inserisce tra i provvedimenti finalizzati a rafforzare l’assistenza sanitaria territoriale, puntando sulla sinergia tra medici, farmacie, laboratori e altri operatori già presenti sul territorio. L’obiettivo dichiarato è avvicinare i servizi ai cittadini attraverso un modello integrato e coordinato, evitando sovrapposizioni tra competenze professionali.

Secondo Silvestro Scotti, segretario generale Fimmg, è necessario superare un’organizzazione “a silos” e costruire una rete di collaborazione e comunicazione tra tutti gli operatori sanitari. Le attività, afferma, non devono essere considerate in concorrenza, ma complementari, con percorsi di prevenzione, cura e presa in carico condivisi e senza duplicazioni. In questo quadro, la norma sulla farmacia dei servizi contenuta nel ddl Bilancio viene indicata come coerente con l’esigenza di un coordinamento strutturato tra professionisti.

Dal versante dei biologi, il presidente FNOB Vincenzo d’Anna richiama il recente accordo con FOFI, sottoscritto per adesione da Federfarma, che ha posto le basi per una collaborazione tra farmacie e laboratori. La Federazione, spiega, si dichiara disponibile al confronto e al contributo ai lavori sui decreti attuativi, anche attraverso il tavolo previsto presso il ministero della Salute, con l’obiettivo di definire percorsi chiari di presa in carico del paziente nel rispetto delle specificità professionali.

Per Federfarma, la stabilizzazione della farmacia dei servizi rappresenta il riconoscimento di un modello già sperimentato. Il presidente Marco Cossolo ricorda che le sperimentazioni regionali condotte negli ultimi anni hanno prodotto risultati positivi sia sul fronte della tutela della salute dei cittadini sia in termini di alleggerimento del carico di lavoro delle strutture sanitarie pubbliche. Un modello che, secondo Federfarma, funziona grazie alla capillarità della rete delle farmacie e al regime di convenzione con il SSN, analogo a quello dei medici di medicina generale.

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