Spesa sanitaria
15 Dicembre 2025Sanità al centro del confronto a distanza tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein il 14 dicembre a Roma

La sanità diventa uno dei principali terreni di scontro politico nel confronto a distanza tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, intervenute negli stessi minuti a Roma il 14 dicembre, rispettivamente alla manifestazione di Atreju e all’assemblea nazionale del Partito democratico.
Dal palco di Atreju, la presidente del Consiglio rivendica un rafforzamento senza precedenti delle risorse destinate al Servizio sanitario nazionale. «Sulla sanità pubblica abbiamo investito risorse mai viste prima», afferma Meloni, indicando uno stanziamento pari a 143 miliardi di euro nel 2026, con 6,5 miliardi in più rispetto al 2025 e quasi 17 miliardi in più rispetto al 2022. Risorse che, secondo la premier, dovrebbero servire per continuare ad assumere medici e infermieri, aumentare le retribuzioni, ridurre le liste d’attesa e rafforzare la prevenzione.
Meloni respinge le critiche dell’opposizione parlando di «falsità della sinistra» e sostiene che l’attuale maggioranza stia invertendo «la tendenza del disastro» ereditato dai precedenti governi, accusando chi oggi solleva il tema della sanità di non averlo affrontato quando era al governo.
A poche centinaia di metri di distanza, all’assemblea nazionale del Pd, Elly Schlein offre una lettura opposta. La segretaria dem inserisce la sanità tra le priorità non affrontate dall’esecutivo, insieme a carovita e scuola, sostenendo che negli ultimi tre anni la spesa pubblica sarebbe diminuita proprio su sanità, istruzione e ricerca.
Secondo Schlein, l’azione di governo avrebbe privilegiato altre voci di bilancio, a partire dalle spese militari, lasciando in secondo piano i servizi pubblici essenziali. La leader del Pd contesta inoltre l’attenzione dell’esecutivo su riforme istituzionali e legge elettorale, indicando la sanità come una delle esigenze principali dei cittadini non adeguatamente considerate.
Il confronto resta sul piano politico, senza l’annuncio di nuove misure operative, ma con la sanità indicata da entrambe le parti come nodo centrale del dibattito pubblico: da un lato la rivendicazione di investimenti record da parte del governo, dall’altro l’accusa di un arretramento reale delle risorse e delle priorità.
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