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13 Maggio 2025

Farmaci, Trump firma ordine esecutivo. Taglio del 59% sui prezzi

L’annuncio è arrivato dalla Casa Bianca il 12 maggio, accompagnato dalla firma di un ordine esecutivo che punta ad allineare i prezzi americani a quelli più bassi a livello globale


republican presidential trump

Donald Trump ha annuncia un drastico taglio dei prezzi dei farmaci negli Stati Uniti, promettendo una riduzione “di più del 59%” e accusando le industrie farmaceutiche di pratiche speculative. L’annuncio è arrivato dalla Casa Bianca il 12 maggio, accompagnato dalla firma di un ordine esecutivo che punta ad allineare i prezzi americani a quelli più bassi a livello globale, invocando la “politica della nazione più favorita”.

“Non tollereremo più le speculazioni di Big Pharma”, ha dichiarato il presidente Usa, aggiungendo che l’obiettivo è quello di “redistribuire” il costo dei farmaci: “L’Europa dovrà pagare un po’ di più, il resto del mondo dovrà pagare un po’ di più e gli Stati Uniti pagheranno un po’ meno”. Trump ha accusato direttamente i “sistemi di welfare socialisti” – in particolare la Germania – di aver imposto condizioni tali da costringere le aziende farmaceutiche statunitensi a mantenere alti i prezzi in patria per compensare le perdite sui mercati europei. Trump ha puntato il dito contro l’Unione Europea, definendola “brutale” nei confronti delle imprese farmaceutiche statunitensi, accusandola di aver danneggiato la competitività del settore e di aver imposto un sistema che, a suo dire, ha gravato ingiustamente sui cittadini americani.

Tra le misure previste dall’ordine esecutivo figurano la riduzione delle intermediazioni nella catena di distribuzione farmaceutica e l’eliminazione di meccanismi di prezzo ritenuti opachi. 

L’annuncio ha avuto un immediato impatto sui mercati finanziari. Le principali aziende farmaceutiche, sia europee sia statunitensi, hanno registrato un forte calo in Borsa. A Copenhagen, Novo Nordisk ha perso il 5%, mentre AstraZeneca ha lasciato sul terreno il 3,4% a Londra e Roche è scesa del 3,2% a Zurigo. A Wall Street, in calo i titoli di Eli Lilly, Pfizer, Bristol-Myers Squibb e Merck durante le contrattazioni pre-market.

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