Obesità
01 Aprile 2025L'Italia si appresta a diventare il primo Paese al mondo a riconoscere ufficialmente l'obesità come una malattia cronica e recidivante. Il provvedimento, contenuto nel disegno di legge "Disposizioni per la prevenzione e la cura dell'obesità", sarà votato nei prossimi giorni alla Camera

L'Italia si appresta a diventare il primo Paese al mondo a riconoscere ufficialmente l'obesità come una malattia cronica e recidivante, con il conseguente diritto per i pazienti a ricevere cure gratuite all'interno dei livelli essenziali di assistenza (LEA). Il provvedimento, contenuto nel disegno di legge "Disposizioni per la prevenzione e la cura dell'obesità", sarà votato nei prossimi giorni alla Camera e si prevede un'approvazione con ampia maggioranza trasversale. "Con questo voto il Parlamento collocherà l'Italia quale primo Paese al mondo a riconoscere l'obesità come malattia, dando prova di maturità e lungimiranza rispetto a una delle principali, se non alla più urgente, sfide di salute globale", ha dichiarato Roberto Pella, capogruppo di Forza Italia in Commissione Bilancio alla Camera e primo firmatario della proposta di legge.
Secondo le stime, in Italia circa 6 milioni di persone soffrono di obesità, una condizione che non solo influisce sulla qualità della vita individuale, ma rappresenta anche un significativo costo per il Servizio sanitario nazionale, con un impatto economico stimato in oltre 13 miliardi di euro annui. Il disegno di legge si compone di sei articoli che introducono interventi di prevenzione e trattamento dell'obesità. In primo luogo, viene riconosciuta ufficialmente l'obesità come malattia, permettendo ai pazienti affetti di accedere a cure e trattamenti gratuiti o a costo ridotto tramite il SSN. Le prestazioni sanitarie per il trattamento dell'obesità, comprese visite specialistiche, esami diagnostici, farmaci innovativi e interventi di chirurgia bariatrica, saranno garantite su tutto il territorio nazionale con l'inclusione nei LEA. Parallelamente, il provvedimento prevede il finanziamento di programmi di sensibilizzazione sull'alimentazione e l'attività fisica, promuovendo l'allattamento al seno e sostenendo la formazione di medici e personale sanitario sul tema dell'obesità. Inoltre, viene istituito presso il Ministero della Salute un Osservatorio per lo studio dell'obesità, con il compito di monitorare e analizzare l'andamento della patologia e promuovere la diffusione di corretti stili di vita.
"L'obesità è una malattia cronica complessa, legata a molteplici fattori, tra cui stili di vita sedentari, errate abitudini alimentari, condizioni socioeconomiche, aspetti psicologici e stress, nonché fattori genetici. Il riconoscimento legislativo è un passo fondamentale per rimuovere lo stigma e garantire cure adeguate ai pazienti", ha sottolineato Pella. L'iniziativa ha ricevuto il plauso delle associazioni scientifiche, dei medici e dei pazienti, che da anni chiedevano un riconoscimento ufficiale del problema. L'obiettivo ora è far sì che la legge possa essere applicata in tempi rapidi, con il finanziamento necessario per rendere effettive le misure previste.
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