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26 Marzo 2025

Sanzioni ai medici, Ministero della Salute: pronta la riforma Cceps

Il ministero della Salute ha predisposto uno schema di riforma della Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie, incaricata di giudicare i ricorsi contro i provvedimenti disciplinari degli Ordini, quelli in materia di iscrizione e cancellazione dagli Albi, nonché i ricorsi elettorali


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"Il ministero della Salute, su impulso del ministro Orazio Schillaci, ha già predisposto uno schema di riforma della Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie (Cceps), incaricata di giudicare i ricorsi contro i provvedimenti disciplinari degli Ordini, quelli in materia di iscrizione e cancellazione dagli Albi, nonché i ricorsi elettorali". Lo comunica il ministero in una nota, dopo che Fnomceo aveva denunciato “ritardi e intoppi burocratici, con numerosi ricorsi ancora pendenti”. 

"La proposta di riforma, a tutela dei cittadini e degli stessi professionisti - spiega - prevede interventi per snellire le lungaggini procedurali e rendere più spedita la trattazione e decisione del giudizio". In particolare, "stabilisce che le sanzioni comminate dagli Ordini siano immediatamente esecutive, in attesa della decisione della Commissione, a differenza di quanto accade oggi per cui il ricorso alla Commissione sospende l'efficacia della sanzione, sia essa radiazione o sospensione. In questo modo, i medici radiati o sospesi non potrebbero esercitare la professione fino alla pronuncia della Commissione".

"Si prevede inoltre la costituzione di due sezioni - una per i medici e gli odontoiatri, che rappresentano più della metà del contenzioso, e l'altra per le altre professioni sanitarie - che si occuperanno sia dei ricorsi pendenti che dei nuovi ricorsi", descrive il ministero, sottolineando che "nel corso di tutti questi anni, a fronte di evidenti difficoltà di funzionamento della Cceps, non è stato contemplato un riordino della Commissione di cui questo Governo invece si sta facendo carico". Per quanto riguarda l'arretrato dei ricorsi in attesa di giudizio, il dicastero precisa che "la Commissione in carica nel quadriennio 2016/2020, scaduta a dicembre 2020, ha lasciato oltre 400 ricorsi da trattare. Fino alla sua ricostituzione nel gennaio 2021, la Commissione non si è potuta riunire, accumulando ulteriore arretrato che complessivamente, a oggi, conta 896 ricorsi pendenti (di cui oltre 600 maturati dal 2017 al 2022) tra ricorsi elettorali, iscrizione e cancellazione dagli Albi e provvedimenti disciplinari, tra cui sospensioni o radiazioni. Dai dati forniti dalla Commissione risultano a oggi 64 i ricorsi pendenti per radiazioni".

Il ministero ricorda che "in assenza del presidente la Commissione non può essere operativa e ciò contribuisce ad alimentare l'arretrato: il 30 gennaio del 2023 si è dimessa la presidente, Elena Stanizzi, sostituita a giugno del 2023 da Antonio Pasca designato, come prevede la legge, dal Consiglio di Stato, il quale a sua volta ha rassegnato le dimissioni l'8 agosto 2024 ed è stato sostituito dall'attuale presidente Valeria Vaccaro nominata a febbraio 2025".

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