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05 Settembre 2024

Ricerca, sesso e genere poco considerati. Il documento Iss

Il sesso e il genere sono variabili chiave ma sono ancora poco considerati nella ricerca e negli studi. Per questa ragione l'Istituto superiore di sanità  ha pubblicato delle 'Raccomandazioni per l'Applicazione della Medicina di Genere nella Ricerca Preclinica, Epidemiologica e Clinica'


medico cartella

Il sesso e il genere sono variabili chiave ma sono ancora poco considerati nella ricerca e negli studi. Per questa ragione l'Istituto superiore di sanità (Iss) ha pubblicato delle 'Raccomandazioni per l'Applicazione della Medicina di Genere nella Ricerca Preclinica, Epidemiologica e Clinica', frutto del lavoro dell'Osservatorio dedicato alla medicina di genere dell'Iss e appena pubblicate dalla rivista Journal of Personalized Medicine. "La necessità di una attenta valutazione e considerazione delle differenze di sesso e genere nella ricerca scientifica è sempre più riconosciuta - afferma Elena Ortona, direttrice del Centro di Riferimento per la Medicina di Genere dell'Iss -. Nonostante ciò, sesso e genere sono ancora poco considerati nel disegno degli studi scientifici, nella raccolta dei dati, nell'elaborazione dei risultati e nella comunicazione scientifica in generale". 

Che cosa dicono le raccomandazioni

Le raccomandazioni sottolineano l'importanza di considerare il sesso e il genere come variabili chiave nella ricerca scientifica, per migliorare la precisione e l'equità delle cure mediche. Il documento evidenzia tuttavia le criticità esistenti nella conduzione di studi preclinici, sia su cellule che su animali, negli studi epidemiologici e clinici, e sottolinea l'importanza di identificare marcatori diagnostici, prognostici e predittivi specifici per sesso e genere. Fornisce inoltre indicazioni pratiche per la stesura di protocolli di ricerca che tengano conto dei determinanti sesso e genere e guida i ricercatori nello sviluppo di studi che riconoscano e affrontino tali differenze di sesso e genere. L'adozione delle raccomandazioni, spiegano gli autori, "potrebbe portare a significativi miglioramenti nella precisione e nell'efficacia delle cure mediche, contribuendo a una maggiore equità nell'accesso e nella qualità delle cure per tutti i pazienti. Applicare un approccio sesso e genere specifico nella ricerca e nei percorsi di cura è importante non solo per migliorare la comprensione dei fattori determinanti la salute e la malattia, ma rappresenta anche un passaggio fondamentale verso una maggiore equità di accesso alle cure e una medicina sempre più focalizzata sulle caratteristiche specifiche del paziente". La medicina di genere, concludono, "va quindi intesa come un obiettivo strategico per la sanità pubblica, contribuendo a rafforzare la centralità della persona nell'assistenza sanitaria". 

TAG: MEDICINA DI GENERE

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