Governo e Parlamento
26 Ottobre 2023 Presentata in XII Commissione della Camera la proposta di legge su “Disposizioni per la prevenzione e la cura dell’obesità” di iniziativa dell’On. Roberto Pella, presidente dell’Intergruppo Parlamentare “Obesità e Diabete”
Presentata in XII Commissione della Camera la proposta di legge su “Disposizioni per la prevenzione e la cura dell’obesità” di iniziativa dell’On. Roberto Pella, presidente dell’Intergruppo Parlamentare “Obesità e Diabete” e vicepresidente vicario ANCI.
«Adottare una politica di prevenzione e di contrasto dell’obesità, per rispondere alle esigenze dei cittadini che soffrono di questa patologia o che sono a rischio di contrarla», è questo l’obiettivo della Pdl, come dichiara l’Onorevole nella relazione presentata in Commissione. Con la presentazione della proposta di legge, comincia, dunque, l’iter legislativo che potrebbe portare alla prima legge sull’obesità a livello mondiale. «L’obesità rappresenta oggi un problema rilevantissimo di salute pubblica e di spesa per i servizi sanitari nazionali. Da qui la necessità di adottare politiche di prevenzione adeguate nonché programmi di gestione della malattia anche con riferimento alle comorbidità. Nel caso dell’obesità, la comorbidità più frequente è rappresentata dal diabete mellito di tipo 2 unitamente ad altre quali l’ipertensione, le malattie cardio e cerebrovascolari, i tumori, le disabilità, le malattie neurodegenerative, respiratorie e articolari», si legge nella relazione.
Pella, per rendere evidente la grave problematica, cita anche alcuni numeri Istat sulla quantità di persone che in Italia soffrono di questa patologia. Nell'anno 2021 si è registrata nella popolazione adulta «una quota di soggetti in sovrappeso pari al 36,1% della popolazione (maschi 43,9%, femmine 28,8%) e di obesità pari all'11,5% (maschi 12,3%, femmine 10,8%), con una tendenziale crescita dei dati e una stima complessiva per tale anno di una popolazione di circa 4 milioni di persone adulte obese». La proposta di legge, dunque, all’articolo 1 detta «i princìpi fondamentali in materia di prevenzione e di cura dell'obesità e dei disturbi dell'alimentazione». «Sottolineo come venga introdotto il principio per cui l'obesità possa essere definita come malattia cronica di interesse sociale», aggiunge l’Onorevole. L'articolo 2 prevede che «l'assistenza ai soggetti affetti da obesità rientri nei livelli essenziali di assistenza per garantire equità e accesso alle cure». L'articolo 3 prevede «l'inserimento della patologia dell'obesità nel Piano nazionale della cronicità. In particolare, regioni e province autonome sono tenute a predisporre, nell'ambito dei rispettivi piani sanitari territoriali». All’art. 4 è prevista «l'istituzione dell'Osservatorio per lo studio dell'obesità, presso il Ministero della salute, con compiti di monitoraggio, studio e diffusione degli stili di vita della popolazione italiana».
L'articolo 5 introduce la "Tessera per l'assistenza", vale a dire «una tessera personale che attesta, per ogni cittadino affetto da obesità, l'esistenza della malattia, sulla base di una certificazione del medico curante. I cittadini muniti di tale tessera hanno diritto alla fornitura gratuita dei presìdi diagnostici e terapeutici correlati all'obesità e alle relative complicanze accertate». Gli articoli da 6 a 9 intervengono sulla normativa fiscale vigente in tema di «detraibilità e deducibilità delle somme spese per attività e impianti sportivi e in materia di aliquote IVA per incentivare le attività sportive e disincentivare il consumo di alimenti e bevande contenenti sostanze dannose per la salute». L’articolo 10 disciplina «la distribuzione automatica degli alimenti e delle bevande contenenti sostanze dannose per la salute, vietandone la vendita». Infine, l’articolo 11 dispone che «il Ministro della salute promuova e coordini le azioni di informazione rivolte ai cittadini riguardo a un corretto stile di vita e di alimentazione, anche con la collaborazione delle strutture territoriali, delle amministrazioni comunali, della medicina territoriale di base e delle farmacie, quali presìdi di prossimità».
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