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21 Marzo 2023

Human Technopole, borse di studio riportano in Italia due giovani scienziati

Due giovani ricercatori italiani rientreranno in patria grazie alle borse di studio dell'Early Career Fellowship Programme promosso dallo Human Technopole (Ht), il maxi-polo delle scienze della vita situato nell'ex area Expo alle porte di Milano. Sono Elisa Araldi e Federico Rossi


Human Technopole, borse di studio riportano in Italia due giovani scienziati

Due giovani ricercatori italiani rientreranno in patria grazie alle borse di studio dell'Early Career Fellowship Programme promosso dallo Human Technopole (Ht), il maxi-polo delle scienze della vita situato nell'ex area Expo alle porte di Milano. Sono Elisa Araldi e Federico Rossi, torneranno rispettivamente da Germania e Regno Unito e potranno continuare i loro progetti di ricerca a Parma e a Rovereto (Trento), sostenuti ciascuno da un finanziamento di 200mila euro all'anno.
L'iniziativa, patrocinata dal ministero dell'Università e della Ricerca, ha l'obiettivo di supportare per 5 anni il lavoro di giovani scienziati di talento che si sono distinti per risultati e riconoscimenti significativi, e che desiderano lanciare il proprio gruppo indipendente di ricerca in un'istituzione italiana. Al contempo l'Early Career Fellowship Programme promuove i rapporti di collaborazione tra Ht e gli istituti che ospiteranno i due giovani 'camici', arricchendo le interazioni tra la comunità scientifica tricolore.

Quali connessioni cerebrali coordinano il senso della vista con i movimenti, ad esempio mantenendo una visione stabile mentre si cammina o si muovono gli occhi? Come si forma il colesterolo e quali funzioni ha nei suoi passaggi intermedi? Sono questi i temi dei progetti vincitori del bando, giunto alla seconda edizione e rivolto a giovani di ogni nazionalità che hanno completato un dottorato di ricerca negli ultimi 8 anni. Le candidature sono state sottoposti a una preselezione che ne ha valutato la competitività e la coerenza con i settori di ricerca attualmente attivi in Ht, spiegano dal tecnopolo. Sulla base di questi criteri sono stati selezionati per passare alla fase successiva 3 progetti riferiti alla genomica, 5 alla biologia strutturale e 5 alla neurogenomica. A giudicarli, secondo stringenti criteri di eccellenza scientifica, sono state commissioni di valutazione composte da scienziati di profilo internazionale attivi nelle diverse aree di ricerca e in prevalenza esterni a Ht, tra cui anche un esperto nominato dal Mur.

Elisa Araldi, nata nel 1985 a Castel San Giovanni (Piacenza), è Assistant Professor of Computational Systems Medicine allo University Medical Center della Johannes Gutenberg University a Magonza in Germania. Dopo la laurea in Biologia cellulare e molecolare presso l'Università di Pisa e la Scuola Normale Superiore di Pisa, ha svolto un dottorato di ricerca in Patobiologia e medicina traslazionale alla New York University. Ha lavorato anche negli Usa alla Harvard Medical School, alla New York University e alla Yale University, e in Svizzera all'Eth di Zurigo.
Federico Rossi, nato ad Arezzo nel 1988, è ricercatore al Wolfson Institute for Biomedical Research dello University College London, nel Regno Unito. Dopo la laurea in Biologia cellulare e molecolare e un master in Neurobiologia alla Normale di Pisa, ha conseguito il dottorato di ricerca in Neuroscienze presso lo University College London. Durante la sua formazione ha inoltre svolto attività di ricerca all'Harvard Medical School e all'Institute of Ophthalmology dello University College London.
La ricerca di Araldi - si legge in una nota - si focalizza sulla conoscenza del colesterolo e di come viene prodotto dall'organismo. Il progetto sarà sviluppato presso l'Università degli Studi di Parma.
Il gruppo di Federico Rossi studierà l'organizzazione dei circuiti cerebrali che coordinano la vista con i movimenti. Il progetto sarà sviluppato presso il Centro di Neuroscienze e Sistemi cognitivi dell'Istituto italiano di tecnologia a Rovereto.

È stata posta come condizione vincolante la scelta di sviluppare il proprio progetto di ricerca presso un istituto di ricerca o un'università italiana diversa dall'istituzione di origine. I vincitori avranno accesso alle strumentazioni e dotazioni di ricerca di Human Technopole.

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