Login con

terapia intensiva

30 Ottobre 2025

Terapie extracorporee, Ciandrini (Vantive): innovazione ed educazione per portare la pratica clinica in terapia intensiva

Andrea Ciandrini (Vantive): “Collaboriamo con la SIAARTI per formare gli intensivisti e diffondere un approccio evidence-based”


flebo

“Il nostro obiettivo è trasformare la ricerca e l’innovazione in strumenti concreti per la pratica clinica quotidiana. Le tecnologie avanzate devono essere accessibili, intuitive e accompagnate da una formazione costante, perché solo così possiamo migliorare la qualità dell’assistenza e la sicurezza dei pazienti nelle terapie extracorporee”. Così Andrea Ciandrini, Head of Sales, Country Lead Italy di Vantive, riassume a Sanità33 la visione dell’azienda, a margine del 79° Congresso nazionale della Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI), dove Vantive ha curato un simposio dedicato alla pratica clinica reale nelle terapie extracorporee.
“Vantive è un’azienda relativamente nuova, ma nasce da un’esperienza di oltre 70 anni, nata dallo spin-off di Baxter,” spiega Ciandrini. “Il nostro impegno si concentra su due pilastri: innovazione e formazione. Da trent’anni lavoriamo con la piattaforma Prisma, che festeggia proprio quest’anno il suo trentesimo anniversario, e che rappresenta il cuore delle nostre soluzioni per la terapia intensiva. L’obiettivo è fornire ai clinici tecnologie semplici, efficaci e adatte alla pratica quotidiana.”



Un punto chiave della strategia di Vantive è l’educazione continua dei professionisti. “Abbiamo sviluppato un sistema di learning che combina formazione online e realtà virtuale. Attraverso simulatori 3D, gli operatori possono riprodurre i trattamenti eseguiti in terapia intensiva, mantenendo competenze elevate anche su procedure che non vengono effettuate di frequente. Serve a garantire sicurezza, padronanza e continuità della pratica clinica.
Uno dei temi centrali del simposio è stato quello della rimozione extracorporea di CO₂, un ambito in cui Vantive ha recentemente introdotto un’innovazione significativa. “Tre anni fa abbiamo lanciato un nuovo sistema per la rimozione della CO₂ integrato nella piattaforma Prisma,” spiega Ciandrini. “È stato progettato appositamente per questa funzione, con l’obiettivo di semplificare l’utilizzo e ridurre i rischi, come la perdita ematica. In precedenza, le tecnologie disponibili erano adattamenti di altri sistemi: questa invece è una soluzione dedicata e ottimizzata.”
Accanto alla tecnologia, Vantive punta sul valore della conoscenza condivisa. “Abbiamo supportato un panel di esperti italiani e spagnoli che ha definito le prime linee guida per l’identificazione dei pazienti e le condizioni di inizio del trattamento. È un passo importante perché, ad oggi, mancano ancora evidenze consolidate su questa specifica area terapeutica.”

La partnership con la comunità scientifica italiana è parte integrante della missione aziendale. “Collaboriamo stabilmente con la SIAARTI, supportando la formazione dei giovani intensivisti con corsi dedicati e sessioni di simulazione, anche all’interno del congresso,” spiega Ciandrini. “La simulazione è uno strumento potentissimo di apprendimento e consente di avvicinare teoria e pratica in modo realistico.”
Vantive ha inoltre scelto di ampliare i canali di divulgazione scientifica con un approccio innovativo. “Di recente abbiamo lanciato un podcast in collaborazione con la SIAARTI, composto da quattro puntate dedicate ad altrettanti temi cruciali: le terapie extracorporee e la sepsi, la rimozione di CO₂, la gestione dell’AKI e il supporto agli antibiotici,” aggiunge Ciandrini. “È un modo per diffondere conoscenze anche in formato digitale, raggiungendo un pubblico più ampio e coinvolgendo in particolare le nuove generazioni di intensivisti.”
Per Vantive, dunque, l’innovazione non è solo sviluppo tecnologico, ma anche crescita culturale e formativa. “Mettere la real world practice al centro significa ascoltare i bisogni dei clinici e tradurli in soluzioni concrete, basate sull’evidenza e facilmente integrabili nei percorsi ospedalieri. Solo così – conclude Ciandrini – possiamo costruire una terapia intensiva sempre più moderna, efficace e sostenibile.”

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Youtube! Seguici su Linkedin! Segui il nostro Podcast su Spotify!

Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

30/10/2025

Questo inibitore orale, first-in-class, del fattore D, somministrato come terapia aggiuntiva a ravulizumab o eculizumab, ha migliorato i livelli di emoglobina e ridotto l'anemia e l'affaticamento

30/10/2025

Un gruppo multidisciplinare di esperti italiani ha definito le linee guida per preparare il sistema sanitario all’arrivo dei nuovi farmaci modificanti il decorso della malattia di Alzheimer

30/10/2025

Nei primi 5 mesi del 2025 la spesa farmaceutica convenzionata si è mantenuta sotto il tetto programmato con un avanzo di 195,2 milioni di euro, mentre la spesa per acquisti diretti supera il limite

30/10/2025

Il Comitato Macula denuncia l’assenza delle maculopatie nei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza approvati il 23 ottobre

©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)

Top