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05 Ottobre 2023

Dolore, colpisce il 90% degli italiani. La metà lo vive in solitudine. Il report

Nel corso dell'ultimo anno hanno sofferto di una qualche forma di dolore 9 italiani su 10. Nell'affrontarlo 1 persona su 2 era da sola. Non solo isolamento sociale però: la metà degli italiani si ritiene stigmatizzato e un quarto teme di essere giudicato per la propria condizione. Sono alcuni dei dati emersi dalla nuova edizione, la quinta, dell'Haleon Pain Index


La società post-pandemica ha la memoria corta e poco comprensiva nei confronti del dolore, se non addirittura con atteggiamenti giudicanti. Nel corso dell'ultimo anno hanno sofferto di una qualche forma di dolore 9 italiani su 10. Nell'affrontarlo 1 persona su 2 era da sola. Non solo isolamento sociale però: la metà degli italiani (46%) si ritiene stigmatizzato e un quarto (26%) teme di essere giudicato per la propria condizione. Sono alcuni dei dati emersi dalla nuova edizione, la quinta, dell'Haleon Pain Index (Hpi), una ricerca globale condotta su oltre 18mila persone in 18 paesi, tra cui l'Italia, promossa da Haleon, azienda leader mondiale nel settore del Consumer Healthcare.
"Il dolore quotidiano - afferma Linda Papadopoulos, psicologa e autrice dello studio - è un problema di salute che può essere ignorato con facilità, rifiutato o banalizzato. Molte persone non si rendono conto che i suoi effetti possono essere peggiori dei sintomi stessi. Il risultato che deriva dalla mancanza di empatia con gli altri e dall'essere trattati in modo diverso - continua - determinano solitudine e un impatto sulla salute mentale non trascurabile e in via di peggioramento. Come società, abbiamo il dovere di intervenire laddove si continua prepotentemente a manifestare una sorta di indurimento verso un tema così rilevante di salute con ripercussioni di natura sociale ed economica".

Dalla prima edizione del 2014 - si legge in una nota - l'Hpi evidenzia come l'impatto sociale ed emotivo del dolore sia cresciuto di quasi il 25%, con lo stigma e l'isolamento sociale derivanti dal dolore quotidiano in aumento in tutto il mondo. Il 50% riferisce di trascorrere regolarmente, in caso di episodi di dolore, del tempo in solitudine, classificata come grave per 1 su 3: il 64% dichiara di essere meno socievole. Un fenomeno, quello della solitudine e dell'isolamento sociale, sollevato recentemente (primavera 2023) dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dal National Center for Chronic Disease Prevention and Health Promotion per i suoi effetti devastanti sulla salute pubblica.

A livello globale, però gli italiani sono tra le persone che soffrono meno di altri il dolore come tabù: il 26% dei connazionali contro il 39% degli intervistati, ma si tratta comunque di un dato elevato che spinge a soffrire in silenzio per non essere giudicati, soprattutto nel caso dei più giovani. Il 39% della Gen Z ritiene che subire episodi di dolore equivale a vivere un tabù e quindi preferiscono non parlarne, rispetto al 33% dei Boomers, inoltre il 70% si è sentita discriminata o non creduta rispetto al 39% degli adulti (59-77 anni). Il report Hpi - continua la nota - evidenzia anche una differenza di genere. Il 51% delle donne italiane si è sentita discriminata o non creduta rispetto al 44% degli uomini. Anche il 62% delle persone Lgbq+ rispetto al 46% degli eterosessuali. Gli intervistati concordano sulla necessità di una visione più personalizzata e compassionevole del dolore. Per vincere isolamento e pregiudizi, chiede più empatia il 69% del campione. Infine, medici e farmacisti, pur avendo ruolo attivo nella gestione del dolore, secondo gli intervistati devono però avere una migliore formazione il 71% per i medici e il 61% dei farmacisti.

"Mentre il dolore è un'esperienza umana universale - sottolinea Lisa Jennings, Head of Global Over the Counter Category di Haleon - con conseguente solitudine e stigma per molti, il suo impatto varia considerevolmente tra i gruppi sociali, con i più emarginati tra i più colpiti. La nostra ambizione è quella di abbattere le barriere per raggiungere una migliore salute quotidiana per tutti, indipendentemente da età, razza, etnia, genere, orientamento sessuale, disabilità e altri fattori. L'Haleon Pain Index - aggiunge – mostra che è possibile ridurre l'impatto sociale ed emotivo del dolore spostando le percezioni e le conversazioni sulla gestione del dolore. Ecco perché stiamo agendo attraverso diversi programmi come la nostra iniziativa #ListenToPain, a disposizione degli operatori sanitari di tutto il mondo". 

TAG: DOLORE

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