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14 Luglio 2022

Spesa sanitaria, coi vaccini risparmi da usare per cure complesse. Ecco in che modo

Bisogna accelerare sui vaccini. Costano poco e grazie ad essi nell’adulto sano nei grandi sistemi sanitari si fermano le malattie trasmissibili, e si liberano risorse per trattare le patologie più complesse


Spesa sanitaria, coi vaccini risparmi da usare per cure complesse. Ecco in che modo

Bisogna accelerare sui vaccini. Costano poco e grazie ad essi nell’adulto sano nei grandi sistemi sanitari si fermano le malattie trasmissibili, e si liberano risorse per trattare le patologie più complesse. L’esperienza fatta con le vaccinazioni anti Covid di massa nell’adulto potrebbe rivelarsi preziosa per creare anagrafi vaccinali e campagne informative efficaci. Se n’è parlato all’incontro “InnovAction – cosa serve alle idee per diventare salute, impresa, futuro”, promosso da GlaxoSmithKline a Verona in occasione dei 90 anni di presenza in Italia. 

Secondo uno studio della John Hopkins University, ogni dollaro speso in vaccini genera un risparmio di 44 dollari di cui 16 di spese mediche e 28 di costi indiretti legati alla produttività del lavoro. Una recente ricerca di Altems (Università Cattolica di Roma), considerando i casi di influenza, malattia pneumococcica e herpes zoster nella popolazione italiana occupata, stima un impatto annuo complessivo di circa 1,1 miliardi, di cui 185 milioni relativi alla parte fiscale e 915 milioni a quella previdenziale. Oltre alla perdita di produttività per assenza dal lavoro, lo studio considera il calo dei consumi e la riduzione del gettito fiscale. Queste somme potrebbero essere risparmiate. Peraltro, Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco invita ad evitare allarmismi sulla spesa sanitaria e in particolare a non temere per la sostenibilità del sistema farmaceutico. «Alla luce dei dati tale sostenibilità è garantita e per i prossimi 5 anni non dovremmo avere problemi se non fosse che gli orizzonti di guerra potrebbero cambiare la struttura del prodotto lordo. Dal punto di vista delle agenzie regolatorie come AIFA, la priorità è garantire la piena accessibilità di farmaci e vaccini al pubblico». 

Un tema centrale nell’incontro organizzato a Verona è la vaccinazione degli adulti: se per bambini ed adolescenti c’è stato un ritorno alla normalità dopo l’introduzione dell’obbligo vaccinale, seguito da altri paesi nel resto d’Europa, lo stesso non si può dire per gli adulti. La spesa totale per i vaccini nel 2020 in Italia è stata di 562,5 milioni di euro; ma per le vaccinazioni dell’adulto - antinfluenzale, pneumococco 23valente, Herpes zoster– sono stati spesi solo 108 milioni. La copertura con la vaccinazione antinfluenzale per gli over 65enni ha raggiunto il 63%, a fronte di un obiettivo del 75% posto dal Piano di prevenzione vaccinale 2017-19. Nella stessa fascia di età l’antipmeunococcico 23valente ha raggiunto solo il 3% a fronte di un indice previsto del 75%; l’anti herpes zoster riguarda solto l’1% del target, contro un obiettivo del 50%. Per raggiungere gli obiettivi di copertura prefissati dal Piano di Prevenzione vaccinale, è emerso nell’incontro, solo per queste tre vaccinazioni bisognerebbe investire il 229% in più cioè 2,4 miliardi, cui va aggiunta la spesa per i soggetti cronici e immuno-compromessi fortemente raccomandati alla vaccinazione. E bisognerebbe identificare le persone adulte che possono beneficiare di certe vaccinazioni inducendole a proteggersi. Per questi due target serve una collaborazione tra ministero della Salute, Ministeri dell’Economia e del Lavoro, regioni, aziende farmaceutiche. GSK da parte sua ha confermato per il novantennale in Italia il suo impegno con 617 milioni di euro di investimenti in Italia in ricerca e produzione nel quinquennio 2020-24: 300 milioni nel prossimo biennio e oltre 400 sul totale destinati ai soli vaccini nei siti di Siena e Rosia, in Toscana. A Siena, nei giorni scorsi sono stati investiti infatti 19 milioni di euro in nuovi laboratori.


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Commenti (5)

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ANTONIO SCERRA

1 anno fa

Accelerare sui vaccini invece assunzioni di medici e personale sanitario 0 di 0, è questo il nuovo piano sanitario?pronto soccorso che scoppiano e 118 senza medici, mandate i vaccini sulle ambulanze e a fare turni in Ps magari è la soluzione giusta.
Ovviamente cose che accadono solo in Italia la nausea.

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