Antibiotici
01 Dicembre 2025Aifa e Ministero della Salute lanciano la campagna nazionale “Se non sei medico, non fare il medico” su uso corretto degli antibiotici, con spot Tv e iniziative su stampa e social

Parte la campagna nazionale “Se non sei medico, non fare il medico”, promossa da Aifa in collaborazione con il Ministero della Salute per sensibilizzare i cittadini sull’uso appropriato degli antibiotici. L’iniziativa prevede spot sulle reti Rai e Mediaset, spazi informativi sulla stampa e sulle emittenti locali e una diffusione mirata sui canali social.
Secondo i dati del Rapporto OsMed 2025, gli antimicrobici rappresentano in Italia l’1,7% dei consumi farmaceutici territoriali, il secondo valore più alto in Europa dopo la Francia (2%). Nel periodo 2021–2024 i consumi nazionali sono aumentati del 7%, a fronte di una crescita media europea del 4,4%. Livelli che, secondo l’agenzia regolatoria, contribuiscono a sostenere il fenomeno dell’antimicrobico-resistenza, caratterizzato dalla diffusione di germi multiresistenti e da un aumento del rischio clinico, in particolare nelle infezioni ospedaliere e nei pazienti fragili.
“L’uso responsabile degli antibiotici è necessario per contrastare la resistenza dei batteri, che si traduce poi nel rischio di infezioni ospedaliere – afferma Orazio Schillaci, ministro della Salute –. Con questa campagna vogliamo sensibilizzare i cittadini a non consumare antibiotici se non affidandosi al proprio medico per garantire appropriatezza e una adeguata aderenza terapeutica”.
“Puntiamo a scoraggiare il fai da te, ribadendo che non bisogna mai sostituirsi al medico – interviene Robert Nisticò, presidente di Aifa –. Solo il medico può valutare caso per caso se prescrivere un antibiotico e quale sia il più indicato. Fondamentale anche la prevenzione, con misure di igiene e comportamenti responsabili, soprattutto negli ospedali e nelle strutture di lungodegenza”.
La campagna richiama inoltre le principali regole di utilizzo corretto: assunzione degli antibiotici solo su prescrizione medica, rispetto di dosi e durata delle terapie, evitare l’interruzione anticipata al primo miglioramento dei sintomi e non riutilizzare farmaci avanzati da precedenti cure. Viene ricordato che l’influenza stagionale è di origine virale e che l’uso di antibiotici in questi casi non apporta benefici clinici ed espone a possibili effetti indesiderati.
L’iniziativa, comunicata da Aifa in una nota, utilizza anche un tono ironico per scoraggiare l’autodiagnosi basata su “dottor Google” o sull’intelligenza artificiale, ribadendo la centralità della valutazione medica nella prescrizione.
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