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Farmaci

24 Marzo 2025

Farmaci d'uso comune a rischio nella guerra commerciale tra USA e UE. Ecco quali

Alcuni farmaci comunemente prescritti potrebbero ritrovarsi nel mirino dei dazi e delle rappresaglie tra USA ed Unione Europea. L'escalation dei possibili dazi potrebbe anche portare a un aumento dei costi per i consumatori americani


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Nell'ambito delle tensioni commerciali scatenate dalla nuova amministrazione statunitense, alcuni farmaci prescritti comunemente potrebbero ritrovarsi nel mirino dei dazi e delle rappresaglie tra Usa ed Unione Europea. Secondo i dati di importazione della Food and Drug Administration degli Stati Uniti relativi agli anni 2023 e 2024, ecco un elenco di principali farmaci prescritti i cui ingredienti o componenti sono importati negli Usa dall'Unione Europea, suddivisi per azienda, principio attivo e paese di produzione:

AbbVie ha fatto sapere di avere "una rete di produzione solida, diversificata e ridondante, con un equilibrio geografico e più siti di fornitura". Bavarian Nordic ha dichiarato di produrre tutta la sostanza farmaceutica per Jynneos in Danimarca, mentre il riempimento e il confezionamento finale avvengono sia in Danimarca sia negli Stati Uniti, a seconda dei mercati serviti. Un portavoce di Eli Lilly ha sottolineato che l'azienda preferisce approvvigionarsi internamente, come dimostrato dai suoi recenti annunci di produzione, e non divulga dettagli sulla produzione interna rispetto a quella esterna. Novavax ha confermato che il suo vaccino è prodotto dal Serum Institute of India. Novo Nordisk ha dichiarato che gli ingredienti attivi per i suoi farmaci contro obesità e diabete sono prodotti esclusivamente in Danimarca e negli Stati Uniti. Regeneron ha impianti di produzione negli Stati Uniti e in Irlanda e sta attualmente espandendo il suo campus a New York. Roche ha sottolineato che la maggior parte dei suoi prodotti attraversa diversi paesi e continenti lungo l'intera catena di sviluppo e fornitura.

L'escalation dei possibili dazi tra Stati Uniti e Unione Europea non solo rischia di incidere significativamente sulla filiera farmaceutica globale, ma potrebbe anche portare a un aumento dei costi per i consumatori americani, che dipendono da questi farmaci. In risposta, le aziende farmaceutiche potrebbero essere costrette a rivedere e potenzialmente diversificare le loro catene di approvvigionamento per mitigare i rischi futuri. Questa situazione evidenzia l'importanza di una politica commerciale ponderata che consideri l'impatto diretto sulla salute pubblica e sulla stabilità economica.

Cristoforo Zervos

Per la lista completa dei farmaci clicca qui: https://www.reuters.com/business/healthcare-pharmaceuticals/widely-used-drugs-us-imports-list-europe-2025-03-18/

TAG: USA

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